TERNI- E' stato approvato da oltre il 76% dei lavoratori dell'indotto dell'Ast che vi hanno preso parte il documento redatto da Cgil, Cisl e Uil, sull'intesa firmata al Mise il 3 dicembre scorso, oggetto del referendum indetto per ieri e oggi dalle organizzazioni sindacali. Alla consultazione, pero', hanno partecipato in totale solo 173 lavoratori (126 i "si'" e 38 i "no") sui circa 1.200 dipendenti delle 26 aziende che operano all'interno del sito.

Le tre sigle sindacali esprimono comunque "soddisfazione per quello che e' stato un percorso nuovo, mai provato nella storia industriale del sito, sia per il voto sia per le assemblee svolte in preparazione dello stesso".

Neanche il consenso ottenuto dal documento - proseguono - "era scontato, in quanto poteva risentire del mancato riconoscimento della clausola di salvaguardia". Con il voto, concludono i sindacati, sono stati quindi riconosciuti i punti riferiti alle aziende esterne all'acciaieria contenuti all'interno dell'accordo del Mise "come base di partenza per costruire una piattaforma rivendicativadell'intero indotto"

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