Provincia Terni. USB: scenario di forte disagio e criticità per tutti lavoratori
Terni - Le anticipazioni sulle modifiche contenute all'interno del maxi emendamento alla Legge di Stabilità e che riguardano le Province, sembra confermino quanto anticipato nella partecipata assemblea dell'USB in Provincia del 17.
La proroga di un anno per quanto attiene la definizione del riordino di compiti e funzioni da parte delle Regioni, la quantificazione delle dotazioni degli organici ad esse collegati e quindi degli esuberi, conferma uno scenario di forte disagio e criticità per tutti lavoratori. Sul versante delle risorse, il possibile dimezzamento dei "tagli" non comporterà comunque una condizione di sostenibilità per il bilancio provinciale e per i servizi che si dovranno erogare.
Il tema della "giusta rinegoziazione" delle deleghe per funzioni trasferite, che negli ultimi dieci anni sono state "spolpate" dalla Regione dell'Umbria, continua ad essere il "grande assente" dalle comunicazioni che Cgil, Cisl e Uil continuano a rappresentare alla Presidente Marini. Non si vuole comprendere, che solo l'attivazione di un tavolo tecnico che possa garantire un'attento riesame della partita dei trasferimenti, costituisce l'unico elemento idoneo a conferire dignità a ciò che resta di un Ente, la Provincia, devastato dal populismo e dalla demagogia dei governi di turno.
Non è dignitoso prefigurare, anche per il 2015 uno scenario, che come per quest'anno, ha visto la Regione "soccorrere" all'ultimo minuto con un considerevole finanziamento (circa due milioni e mezzo di euro)il bilancio di questo Ente, ed i lavoratori, costantemente con il cappello in mano, nell'impossibilità concreta di gestire, con la dovuta e necessaria efficienza ed efficacia, i servizi al territorio. Questo non è a nostro avviso dignitoso per i lavoratori di questa Amministrazione, nè è giusto per i cittadini-utenti.
Ma i sindacati confederali non vogliono disturbare "il manovratore" e si limitano, dopo aver sostanzialmente contribuito a creare il danno sedendo ai tavoli con il Governo e sottoscrivendo accordi divenuti ormai carta straccia, ad operazioni di pressione e di facciata che non colgono il vero obiettivo. E' del tutto insufficiente infatti esortare la Presidente Marini ad esercitare una "pressione" sul Governo Renzi.
Andrebbe piuttosto esortata all'assunzione di una responsabilità politica che le appartiene ed è dovuta e che riguarda la sostenibilità, a prescindere, di servizi essenziali per il territorio e con essa, la dignità di cosa rimane delle Province, primo fra tutti il futuro occupazionale e professionale dei lavoratori e delle lavoratrici in essa impegnati.
Graziella Cetorelli - Esecutivo Federazione provinciale USB di Terni
Tatiana Bacaro - Componente RSU USB Provincia di Terni

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