Rifondazione comunista dell'Umbria esprime soddisfazione per la riuscita dello sciopero generale e delle manifestazioni di Perugia e Terni contro il governo Renzi, un governo nemico dei lavoratori, dei precari, degli studenti, dei pensionati e dei disoccupati. Il mondo del lavoro ha risposto con la mobilitazione, con la lotta. Si tratta di un inizio. Basta con i tagli, basta con l'attacco ai diritti. Oggi abbiamo potuto vedere che è possibile allargare l'opposizione alle politiche del governo. Certo, non basta dire no. Il sindacato può e deve continuare ad opporsi facendo gli interessi dei lavoratori, ma è evidente che occorre ridare al mondo del lavoro una rappresentanza politica. Dobbiamo costruire un'alternativa di sinistra a Renzi e dare continuità alla mobilitazione. Nella nostra regione infatti le ricadute dei provvedimenti del governo sono drammatiche. Lo dimostrano i dati sulla disoccupazione, sulla precarietà, sull’allargamento delle povertà, lo dimostrano le vicende Ast, Merloni, Perugina e le 160 vertenze industriali aperte. I lavoratori dell'Umbria oggi hanno detto chiaramente che con lo sciopero generale vogliono riconquistare i diritti e proporre l’alternativa: Per il piano regionale del lavoro e l’apertura della vertenza Umbria contro il governo Renzi.

Enrico Flamini
Segretario Regionale Prc Umbria

Michele Vecchietti
Segreteria Regionale Prc Umbria
Responsabile Lavoro

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