TERNI - Sono assemblee "molto partecipate" in cui i lavoratori dimostrano "grande attenzione", quelle che sono in corso alle acciaierie di Terni, sull'ipotesi di accordo siglata ieri al ministero dello Sviluppo Economico. Lo riferisce il segretario nazionale  Fiom, Rosario Rappa, riconoscendo anche qualche "criticita'". In particolare delle "sofferenze" sono state evidenziate per i lavoratori delle ditte di appalto dell'Ast: l'intesa non prevede infatti l'impegno in prima persona dell'azienda ma l'attenzione delle regione a offrire percorsi di formazione e ricollocazione ai lavoratori delle ditte terze. Qualche interevento critico anche sul salario integrativo: i sindacati sono riusciti ad ottenere quanto chiesto per il premio di produzione, l'indennita' turni e l'indennita' domenicale  ma la cifra complessiva ottenuta e' inferiore all'obiettivo: il costo dell'integratvo per l'azienda e' previsto in 9 milioni annui, contro i 13 precedenti alla disdetta dell'integrativo da parte dell'azienda e agli 11 chiesti dai sindacati.

Gli incontri si svolgeranno fino a sabato.

Al confronto hanno partecipato i vertici nazionali dei sindacati dei metalmeccanici: oltre Rappa, Marco Bentivogli, Fim,  e Mario Ghini, Uilm. 

Il testo complessivo sara' comunque valutato dai lavoratori con un referendum in programma il 15, 16 e 17 dicembre.

Intanto da oggi hanno cominciato a firmare i dipendenti dell'Ast che hanno scelto di lasciare l'azienda con la mobilita' incentivata, 290 complessivamente.

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