Ast/ Pressing di Governo e Confindustria per mettere fine allo sciopero
TERNI - Un sabato caratterizzato da forti pressioni sui lavoratori e sulle Rsu delle acciaierie di Terni affinché pongano fine allo sciopero che da lungo tempo sta paralizzando lo stabilimento di viale Brin per ricondurre a più miti consigli la multinazionale tedesca ThyssenKrupp convincendola ad abbandonare un piano industriale fatto esclusivamente di licenziamenti e vessazioni nei confronti dei dipenenti, chiaramente volto a ridimensionare uno storico impianto siderurgico ed a condannare Terni e l'Umbria intera al sottosviluppo.
Ha iniziato di primo mattino il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova chiedendo a nome del Governo alle Rsu dello stabilimento di Terni, che domani si riuniranno in assemblea, di sospendere lo sciopero mentre si tratta. ''Spero - ha detto il sottosegretario - che siano riconosciuti i passi in avanti e si possano rimodulare le forme di lotta sospendendo lo sciopero a oltranza" visto che mercoledi' 26 riprende il confronto al Mise.
La trattativa per il futuro dell'Ast di Terni va proseguita "a cancelli aperti". E' stati, invece, l'esplicito invito rivolto più tardi ai lavoratori dell'Ast di Terni, affinché cambino le forme di lotta, quello lanciato dal presidente della sezione ternana di Confindustria, Stefano Neri, secondo il quale "lo sciopero sta provocando danni anche alle persone che lavorano nelle ditte esterne". Quelle ditte, ha sottolineato, "oggi danno lavoro a circa 1.200 persone e non vogliono ricattare nessuno, ma quando abbiamo segnalato il problema era perche' registravano lo stato di bisogno delle imprese". Per le aziende appaltatrici, inoltre, Neri rimarca che "la richiesta del taglio del 20% sugli importi relativi ai lavori che Ast concede in appalto e' stata, di fatto, superata e si e' avviata una fase di contrattazione con le singole imprese".
"Non e' piu' tempo di guerra di trincea - ha anche affermato Neri, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede dell'associazione degli industriali - e gli atteggiamenti conflittuali dettati da motivazioni ideologiche non portano da nessuna parte". Un linguaggio, come si vede, che ricalca pedissequamente quello del premier Matteo Renzi allorche si riferisce alla manifestazioni sindacali di lotta a lui particolarmente invise.
Dall'azienda aperture importanti sugli investimenti - "Ast ha fatto registrare aperture importanti, che non possono essere trascurate: ha ribadito di voler investire sullo stabilimento ternano, di voler valorizzare il brand, di essere pronta a trasferire la linea 5 e, quanto alla produzione di acciaio fuso, di puntare ad una produzione minima da mettere poi a verifica in un lasso di tempo che, al giorno d'oggi, e' davvero lungo", ha poi aggiunto Neri. Un piano industriale quadriennale, in particolare, che per Neri "rappresenta per certi aspetti un'anomalia, in un periodo storico nel quale le imprese programmano su periodi trimestrali, se non addirittura piu' brevi e anche su questo noi invitiamo i sindacati ed i lavoratori a fare una riflessione serena".
Confindustria organizzera' a Terni il 16 gennaio prossimo una conferenza economica cittadina, ha poi annunciato Neri, nel corso della conferenza stampa convocata al termine di una riunione urgente alla quale avevano partecipato i rappresentanti delle aziende terze che lavorano all'interno dell'acciaieria. Parlando piu' in generale della situazione del territorio e del tema dell'eventuale riconoscimento dell'area di crisi complessa, Neri ha auspicato che "senza piu' polemiche, si metta mano a tutta la molteplicita' di strumenti che la Regione ha deliberato nei mesi scorsi, riflettendone in modo urgente con il mondo imprenditoriale, affinche' Terni non diventi un secondo Sulcis".

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