PERUGIA - A quasi un anno dall'avvio del progetto Bussola, iniziativa di orientamento per scegliere il percorso professionale dopo il diploma promossa dalla Regione Umbria e gestita da Sfcu-Sistemi Formativi Confindustria Umbria, sono stati presentati i primi risultati: 280 ore di
orientamento, 84 interventi realizzati, 13 scuole (sette secondarie di primo grado e sei di secondo grado) e 376 studenti coinvolti nell'arco di tutto il 2014.

Ad illustrare oggi a Perugia i dati, nel corso di una conferenza stampa, l'assessore regionale all'Istruzione Carla Casciari, il presidente di Sfcu Gabrio Renzacci e il direttore Nicola Modugno.

"Ringrazio Confindustria - ha detto Casciari - per aver dato visibilita' all'impegno della Regione in materia di orientamento".  

Finalizzato a orientare i giovani studenti verso quei percorsi di apprendimento tecnico-scientifici che sono piu' vicini alle esigenze del mondo del lavoro, il progetto e' quindi indirizzato agli studenti dell'ultimo anno di medie e superiori con l'obiettivo, secondo quanto ricordato da Renzacci, "di
stimolare i ragazzi ad assumere una scelta consapevole sul proprio futuro post-scolastico, tenendo in considerazione attitudini e aspirazioni, ma anche opportunita' offerte dal mercato del lavoro e richieste delle imprese".

"La formazione tecnica realizzata in stretta collaborazione con le imprese - ha poi aggiunto il presidente Sfcu - e' quella che offre infatti maggiori opportunita' ai nostri giovani, ma richiede ancora, nel nostro Paese, un grande lavoro di promozione e orientamento, nonche' un importante cambiamento culturale che dobbiamo a tutti i costi favorire per il bene dei nostri giovani e nell'interesse dell'economia nazionale".

Da qui e' nata quindi la collaborazione con Confindustria e Its (Istituto tecnico superiore) Umbria per le visite di studio nelle sette aziende coinvolte (Colacem, Garofoli, Gruppo Tiberina, N.c.m, OMA Foligno, Tarkett, Toppetti) che "hanno aperto le porte - ha evidenziato Renzacci - e messo a
disposizione le proprie strutture", e per la didattica specialistica realizzata con lezioni frontali ed attivita' di gruppo nella sede delle scuole e nella sede dell'Its, attivita' pratiche nei laboratori degli istituti tecnici superiori e utilizzo di tecnologie applicate ad attivita' operative nella sede delle scuole.

La Casciari ha infine ricordato che in questi giorni "le Regioni stanno lavorando con il ministero per rivedere la struttura degli istituti professionali e per inserirli in una filiera piu' ampia". E' di 38 milioni di euro, come ha evidenziato l'assessore, "il budget a disposizione per la formazione dei
ragazzi e per la commistione scuola-lavoro". "Abbiamo da investire molto su istituti professionali e tecnici anche intercettando fondi europei - ha osservato Casciari - e in passato lo abbiamo fatto con l'Its Umbria, uno strumento che si e' dimostrato molto flessibile".

Condividi