Ast/ I sindacati verso Monaco, TK dica se l’inossidabile è ancora core business
TERNI - L'appuntamento e' alle 14 di lunedi' in un hotel di Monaco di Baviera: i sindacati dei metalmeccanici iederanno faccia a faccia con i rappresentanti della ThyssenKrupp, ai quali chiederanno chiarimenti e garanzie sul futuro dello stabilimento Ast di Terni. Per sapere se fa parte ancora del "core business" della multinazionale.
Ma ai vertici di Tk saranno anche presentate proposte alternative per raggiungere gli obiettivi programmati nel piano industriale della multinazionale proprietaria dell'acciaieria che originariamente prevedeva risparmi per cento milioni di euro l'anno (e attualmente poco meno di 300 esuberi, con 141 dipendenti gia' usciti volontariamente dalla fabbrica).
Dopo il viaggio a Bruxelles di due settimane fa e gli incontri con le istituzioni Ue, per segretari nazionali e erritoriali e coordinatori delle rsu e' arrivato il momento di varcare ancora una volta i confini. Stavolta per vedere la proprieta' dello stabilimento ternano (anche se non e' ancora chiaro da chi sara' effettivamente rappresentata nell'incontro).
Una delle prime domande che i rappresentanti dei lavoratori porranno a Tk, spiega il segretario provinciale della Fim Cisl Riccardo Marcelli, e' "se l'inossidabile di Ast fa ancora parte del core business della multinazionale". "Thyssen - aggiunge - ci deve dire se ha in mente o meno un piano di rilancio e sviluppo per il sito di Terni, valorizzando la sua strategicita', a partire da produzione e commerciale".
Ai vertici dell'azienda tedesca sara' anche presentato un documento in cui, aggiunge il segretario della Fiom Claudio Cipolla, "accanto ad ogni punto del piano presentato da Tk vengono sottolineate le nostre proposte che, con soluzioni diverse, permetterebbero di arrivare agli stessi obiettivi". Sia sul fronte dei risparmi sia della produzione.
Quella di lunedi' sara' comunque solo la prima tappa di una settimana che si annuncia cruciale per l'acciaieria ternana. Al ritorno dalla Germania, martedi' i sindacati torneranno infatti al ministero dello Sviluppo economico per il nuovo incontro con Governo e vertici di Ast. Sull'esito del tavolo, e sullatempistica per arrivare ad un eventuale accordo, i rappresentanti dei lavoratori rimangono ancora cauti. "Ieri abbiamo raggiunto un primo risultato - commenta Cipolla -, il Governo per la prima volta si e' dimostrato dalla nostra parte. Ma vogliamo che questi annunci vengano messi nero su bianco, la rattativa e' ancora lunga".
Anche secondo Marcelli e' importante che "il Governo abbia sostenuto il funzionamento dei due forni, ma ora tutte le parti devono iniziare a fare un negoziato vero, cosa che finora non e' accaduta. Mi auguro - conclude - che non ci siano passi indietro".

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