Ast/ Tra gli operai in lotta sentimento di "attendismo non di ottimismo"
(di Federica Liberotti)(ANSA) - TERNI - Il giorno dopo l'ennesimo incontro al ministero dello Sviluppo economico che sembra avere riaperto il dialogo sulla vertenza Ast, serpeggia un sentimento di "attendismo, non di ottimismo" tra gli operai dell'acciaieria di Terni. Che da 24 giorni sono in sciopero e presidiano i cancelli della fabbrica e gli ingressi al Comune.
I lavoratori rimangono con i piedi per terra e gia' guardano con attesa agli appuntamenti della prossima settimana, quando riprendera' la trattativa, sperando che magari giovedi' tutto si sia risolto e loro possano tornare in fabbrica. "Quello di ieri e' stato solo un mezzo passo in avanti" dicono Marco, Alessio, Alessandro e Matteo, un gruppo di lavoratori del centro di finitura. "E' meglio non parlare troppo forte - aggiungono – e aspettare l'incontro di lunedi' a Monaco".
Per loro, infatti, il faccia a faccia dei sindacati con i rappresentanti della ThyssenKrupp e' cruciale, in quanto "si sapranno realmente le intenzioni della multinazionale".
"Sappiamo gia' che, in ogni caso, usciremo sconfitti da questa vertenza - aggiunge Paolo, da 36 anni attivo 'sul campo' in acciaieria -, ma dobbiamo cercare comunque di spuntarla su qualcosa, costringendo l'azienda a correggere qualche numero".
L'elemento fondamentale per i lavoratori rimane "la prospettiva piu' a lungo termine del piano industriale, che si discuta di un piano per quattro anni e' gia' qualcosa".
Quanto alle modalita' giuste per continuare la lotta, gli operai sembrano tutti sulla stessa linea. "Bisogna stringere i denti e continuare con lo sciopero, almeno fino alla prossima settimana - dicono -, c'e' qualche rara voce fuori dal coro, ma fortunatamente il fronte ha retto".
"Fino ad ora all'Ast non erano mai stati fatti 25 giorni di sciopero - spiega Marco, uno dei lavoratori incerti se accettare o meno la mobilita' volontaria proposta dall'azienda -, ma dobbiamo continuare fino a che non si avranno notizie positive".
I dipendenti dell'acciaieria sono convinti nel continuare la mobilitazione, dunque, anche di fronte alla concreta possibilita' - "praticamente una certezza" commentano ancora - che anche a novembre il pagamento degli stipendi, gia' miseri, possa slittare.
Un concetto che rimbalza con forza anche sui social network, nelle diverse pagine nate in sostegno alla vertenza, come "Sei di Terni se...". "Non si arretra di un millimetro" scrive un utente, "Senza certezze l'unica cosa sicura e' lo sciopero", gli fa eco un altro.

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