Rifondazione comunista di Perugia sostiene attivamente la lotta dei lavoratori del magazzino della Grifo Latte di Ponte San Giovanni: l’ipotesi avanzata dall’azienda in merito all’esternalizzazione del servizio tramite l’affidamento ad una cooperativa non sta in piedi né da un punto di vista economico, dal momento che il risparmio ottenuto sarebbe risibile, né da un punto di vista organizzativo, non si capisce infatti in cosa consisterebbe una valorizzazione delle competenze applicando un puro peggioramento delle condizioni contrattuali ai medesimi lavoratori. Si tratta chiaramente, invece di un demansionamento mascherato.

L’atteggiamento sprezzante da parte della proprietà si è reso ancora più evidente in occasione del riuscitissimo sciopero odierno, che ha visto l’ampia solidarietà degli operai della produzione e degli impiegati, nel momento in cui tra le lavoratrici ed i lavoratori si aggiravano crumiri col chiarissimo intento di provocare e di far saltare i nervi a chi già vive lo stress del pericolo di perdere il posto di lavoro.

Occorre un intervento immediato è deciso da parte della Regione Umbria, che tra l’altro detiene il 21% della Grifo Latte, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista organizzativo, per far fronte, prima che la situazione precipiti, soprattutto alla luce del fatto che grazie alla miopia politica del Governo uno degli effetti immediati delle sciagurate sanzioni alla Russia consiste nel crollo del prezzo del latte, rispetto al quale molte aziende italiane rischiano di non reggere la competizione con i produttori del nord Europa.

Oscar Monaco, segreteria provinciale di Rifondazione comunista di Perugia, responsabile Lavoro e Stato sociale

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