PERUGIA – "La Regione Umbria ha destinato  ingenti risorse della nuova programmazione comunitaria per realizzare l'‘Agenda urbana' e rendere le città umbre non solo di tutti, ma a ‘misura di tutti'".

Lo ha detto l'assessore regionale alla Riqualificazione urbana, Silvano Rometti, intervenendo stamani a Terni al convegno "La città accessibile" promosso dalla Federazione di associazioni diversamente abili ("Fada") e dall'Ordine degli architetti della provincia di Terni, con la direzione scientifica della società di ingegneria Ea Group, che ha preso in esame "azioni, opportunità, strategie" per il superamento delle barriere culturali, architettoniche, fisiche e sensoriali.

"Lo sviluppo sostenibile e inclusivo delle aree urbane – ha sottolineato Rometti – rappresenta da sempre una priorità nelle politiche regionali, oggi rafforzate dal progetto dell'Agenda urbana che, in coerenza con le politiche europee, mette al centro dell'attenzione le città e il loro rilancio per puntare sul futuro e sulla qualità dello sviluppo, sia dal punto di vista ambientale che sociale".

"In Umbria, nei prossimi sette anni – ha proseguito l'assessore – potremo contare su circa 35 milioni di euro per attuare, insieme alle autorità urbane coinvolte, interventi che serviranno non solo al miglioramento delle infrastrutture, ma soprattutto al ridisegno e alla modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città, all'innalzamento della qualità della vita dei segmenti di popolazione più fragile. Fra i poli urbani per l'erogazione di servizi essenziali e di livello elevato che abbiamo individuato rientra Terni, insieme a Perugia, Foligno e Città di Castello".

"In questa strategia per lo sviluppo delle città – ha aggiunto – un ruolo fondamentale è attribuito al coinvolgimento dei cittadini, della società civile, dei diversi livelli di governo: è prezioso, dunque, il contributo offerto da questo convegno per riflettere sulla accessibilità delle nostre città. Con l'impegno di tutti, forti delle opportunità della nuova programmazione comunitaria, sarà più facile superare le barriere che ancora oggi ostacolano la piena fruibilità delle città e dei servizi da parte di tutti".

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