ROMA - Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha convocato per domani 13 novembre nel pomeriggio le organizzazioni sindacali coinvolte nella vertenza Ast Terni. E' quanto si legge in una nota diramata dal Mise dopo che i lavoratori delle acciaierie di Terni avevano deciso di abbandonare il presidio dell’Autosole ad Orte, consentendo così la ripresa della circolazione in entrambi i sensi di marcia.

Pronta la reazione a questa notizia del segretario nazionale della Cgil, Rosario Rappa, che ha così commentato: "L'azione di oggi e' servita a riprendere il negoziato, il merito lo verificheremo domani".

La notizia della nuova convocazione, da parte del ministro Federica Guidi, e' stata data ai segretari nazionali impegnati nel presidio insieme ai lavoratori. Questi ultimi, secondo Rappa, "in qualche modo hanno imposto al Mise" di programmare l'incontro. "Vediamo domani cosa succede - ha concluso - intanto questo e' un risultato positivo per i lavoratori".

"C'e' la crisi a Terni, c'e' la crisi a Piombino, Trieste e anche Taranto rischia lo schianto. Ma non esiste un tavolo per discutere di siderurgia in Italia", hanno invece dichiarato Nichi Vendola e il deputato di Sel Giorgio Airaudo rilanciando l'allarme sulla crisi della Thyssen e richiamando il governo a rispettare gli impegni presi con i lavoratori di Terni. "Sono due volte che il governo promette di intervenire e due volte -
osservano - che manca l'impegno: non si puo' giocare sulla pelle dei lavoratori pensando di risolvere i problemi con i tweet e le battute. Se il governo ha ottenuto un impegno da parte della multinazionale ne esiga il rispetto, agisca, senza escludere azioni che possono passare anche per l'intervento pubblico".

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