TERNI - Sulla vicenda Ast e' necessario fornire, anche da parte del Governo, "nuovi elementi alle istituzioni europee" affinche' si creino "le condizioni per rivedere il pronunciamento Ue sull'anticoncorrenza": a sostenerlo e' il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il giorno dopo la trasferta a Bruxelles di una delegazione di lavoratori, sindacati e istituzioni locali.

Il confronto di ieri, per il primo cittadino, non e' stato risolutivo, "ma sicuramente si e' trattato di un'azione positiva". "Da parte di tutti gli interlocutori - spiega - e' stata dimostrata grandissima attenzione, ma soprattutto da parte nostra e' stata avanzata con nettezza la richiesta che emerga un trattamento equanime nei confronti dello stabilimento di Terni,al pari degli altri siti industriali di proprieta' di Thyssenkrupp, quelli presenti in Germania, dove le difficolta' della siderurgia europea sono state affrontate con interventi a tutela dei lavoratori, a cominciare dall'attivazione dei contratti di solidarieta'".

Riferendosi all'incontro di ieri con Claes Bengtsson, nuovo presidente della commissione europea antitrust, Di Girolamo riferisce che "e' stato incentrato sulla necessita' di rivedere il pronunciamento dell'Ue perche' e' ormai assodato e ampiamente sottolineato da tutti coloro che sono intervenuti nella vicenda che il diktat a suo tempo sancito dalla Commissione non solo ha creato gravi incertezze sugli assetti proprietari, e tuttora impedisce soluzioni alternative, ma e' anacronistico in un contesto di globalizzazione spinta, dove peraltro le grandi concentrazioni di produzione dell'acciaio si trovano ormai tutte fuori dall'Europa".

Il sindaco confida quindi "in un contributo fondamentale del Governo che, gia' nell'ambito dell'incontro di domani al Mise, possa condividere una piattaforma da presentare alle istituzioni europee dell'antitrust con tutte quelle informazioni e argomentazioni che possano portare a un possibile, diverso, pronunciamento degli organismi di vigilanza europei".

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