di Fabrizio Salvatori

Terni - La mobilitazione all'Ast di Terni va avanti. Anche se l’azienda ha detto che non darà le buste paga fino a quando non terminerà lo sciopero, i lavoratori, riuniti in assemblea, hanno deciso di continuare la loro battaglia in difesa dei posti di lavoro anche attraverso nuove iniziative. Come la trasferta organizzata per martedì a Bruxelles, e il presidio a Roma, dove giovedì ci sarà l’incontro con l’azienda presso il tavolo istituito dalla ministra Guidi.

L’assemblea, alla quale hanno partecipato almeno un migliaio di lavoratori, alcuni con famiglie al seguito, ha deciso che la prima azione sarà un sit-in davanti alla sede degli organismi europei, con una delegazione che incontrerà alcuni parlamentari italiani. La speranza è anche quella di essere ricevuti da qualche rappresentante dell'Unione, della Commissione industria o dell'antitrust.

Il piano originario dell'Ast prevedeva risparmi per circa 100 milioni di euro l'anno con 550 esuberi ma dopo la mediazione del governo e del ministro Guidi il gruppo si è detto disponibile a "irrobustire" il piano industriale per scendere a 290. Il nuovo piano, ammesso che venga presentato, dovrà contenere la riaccensione del forno, altrimenti sarà un bluff.
 

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