E’ il 24 settembre 2014 quando l'Amministrazione Comunale di Gubbio si appresta, unitamente agli altri 13 Comuni appartenenti all' ATI 1 tra i quali Gualdo Tadino, Città di Castello, San Giustino, a redigere la delibera assembleare n.9 dell'ATI 1 che dovrà essere approvata poi dai rispettivi Consigli Comunali. Tale atto fa seguito alle precedenti delibere n.7 e n.8 già adottate dai Comuni riguardanti la relazione sulla sussistenza dei requisiti e l' affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nell'ATI 1.

Le motivazioni addotte nella relazione dell'ATI 1 a favore dell' affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti ad operatori economici privati a scapito dell'affidamento diretto del servizio ad una società in house sono da imputare ad una incompatibilità dell'attuale situazione finanziaria degli Enti Locali, che li costringe a convivere “…con una ormai cronica crisi di liquidità…” Ma allora come hanno fatto i Comuni di Capannori, Ponte delle Alpi, Parma e altri ad uscire dall'impasse?

Eppure il Sindaco di Capannori (Comune in cui, applicando la strategia rifiuti zero, è stata raggiunta una percentuale di raccolta differenziata intorno al 90%) ce l'ha spiegato in un convegno tenutosi a Gualdo Tadino!!!

Inoltre, la scelta di una gestione diretta presenterebbe (il condizionale è d'obbligo) ricadute sfavorevoli anche sulla gestione economico-finanziaria dei medesimi Enti. A questo proposito sarebbe interessante sapere a quanto ammontano gli incassi effettuati dal CONAI relativi alla rivendita degli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata e quanto in realtà corrisponde ai rispettivi Comuni.

L' affidamento del sevizio al gestore, secondo l 'ATI, dovrebbe avere una durata di 15 anni e garantirebbe, "come è noto", dei livelli superiori di efficienza, efficacia ed economicità. La notorietà però resta tale solo fra pochi intimi, perché negli ultimi anni il costo del servizio è aumentato costantemente in tutta l'Umbria, non solo, ma sono note le criticità economiche che hanno riguardato in un recente passato l' operatore più importante del settore: la GESENU.

Scorrendo gli altri punti ci si rende conto poi di quanto il territorio, l 'ambiente e tutte le biodiversità vengano protette attraverso "… il taglio, diserbo meccanico e/o chimico delle banchine stradali…". Fra tanti modi non è certo quello migliore, ma al peggio non c è mai fine. L'ATI avrà il potere di richiedere all'affidataria di realizzare anche nuovi impianti non previsti nel piano di ambito. Di quali impianti parlano? Nuove discariche? Inceneritori? Cementifici per bruciare il CSS che l' Umbria produrrà nel 2017?

Una cosa è chiara!!! I vantaggi di questo contratto vanno solo in una direzione, che non è certo quella del cittadino...dovremmo stare sereni?

Passiamo ora alla nostra proposta: il M5S pensa ad un ATI1 impegnato a gestire in house i rifiuti perseguendo la strategia "ZERO WASTE" fatta di differenziata spinta ma anche di politica delle " 3 R Riduzione, Riciclo, Riuso" con grossi risparmi di spesa nel medio periodo e con ricadute occupazionali (vedi esempi italiani citati).

Ps: la strategia Rifiuti Zero non è mai citata in nessuna delle delibere.

Movimento 5 Stelle Gualdo Tadino, Gubbio, San Giustino, Citta di Castello

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