ROMA - "Aperti ad ogni soluzione, ma i tagli al costo del lavoro devono restare di 30 milioni": cosi' ThyssenKrupp spiega ad 'Affaritaliani.it' come intende procedere nella complicata trattative con governo e sindacati sullo stabilemento siderurgico di Terni. "Il ministro Guidi ci ha presentato nuove opzioni per raggiungere gli obiettivi di ristrutturazione concordati", affermano dal quartier generale di Essen, in Germania. "Abbiamo riconosciuto che le opzioni illustrate dal ministro possono fornire un percorso alternativo per realizzare i risparmi necessari di 30 milioni di euro l'anno sul costo del lavoro, al fine di mantenere l'integrita' dell'impianto di Terni. Ma - prosegue la multinazionale tedesca - nel caso in cui i risparmi complessivi necessari non possano essere realizzati con queste misure, saremo ovviamente ostretti a tornare alle misure previste nel piano precedente". 

Le recenti proteste degli operai della Ast e le polemiche politiche che fanno da cornice alle vicende dello stabilimento non sembrano mettere in discussione le decisioni del colosso dell'acciaio: "La posizione di ThyssenKrupp e' sempre la stessa: vogliamo che Ast torni ad essere un player di primo piano nel mercato dell'acciaio inox. Per fare cio', il management Ast ha presentato un piano industriale il 17 luglio scorso. Un piano basato sul taglio dei costi in tutti i settori - operativi, strutturali, di vendita e di personale - e su nuovi mercati e sulle vendite. Come raggiungere questi obiettivi e' stato oggetto di discussione tra il management di Ast, i sindacati e i rappresentanti del governo in varie riunioni, l'ultima delle quali ha avuto luogo mercoledi' tra i vertici di Ast e il ministro Guidi. In questo incontro il titolare del Mse, ha presentato nuove opzioni per raggiungere gli obiettivi di ristrutturazione concordati. Ast ha riconosciuto che le opzioni illustrate dal ministro possono fornire un percorso alternativo per realizzare i risparmi necessari di 30 milioni l'anno sul costo del lavoro al fine di mantenere l'integrita' dell'impianto di Terni. Nel caso in cui ero' i risparmi complessivi necessari non possano essere realizzati con queste misure, Ast sara' ovviamente costretta a tornare alle misure previste nel piano precedente. Il management accetta volentieri l'invito del ministero dello Sviluppo e di quello del Welfare di proseguire la trattativa con i sindacati coinvolti e di prendere in considerazione tutte le opzioni che portino al raggiungimento degli obiettivi
iniziali di ristrutturazione".

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