L’aggressione agli operai delle acciaierie di Terni è un fatto di una gravità inaudita. É un fatto che avviene in un clima contro il mondo del lavoro generato dal PD di Renzi attraverso la delegittimazione sistematica dei sindacati e la messa in discussione del diritto di sciopero. Gli operai mandano avanti il paese e hanno manifestato per il diritto al lavoro. La risposta è arrivata tramite l’ordine di carica.

Scopriamo poi dalle parole del ministro Guidi che la vertenza è ben lontana dall’essere risolta. Insopportabili sono e sono stati gli indugi e i tentennamenti. In questo senso chi sostiene questo governo in Umbria e a Roma non se la può cavare con la solita dichiarazione di circostanza.

Basta con le lacrime di coccodrillo di un governo regionale incapace di incidere su Renzi, basta con le lacrime di coccodrillo dei parlamentari umbri. A questo punto le uniche azioni credibili che questi ultimi possono mettere in campo per non essere complici di un governo antipopolare e antidemocratico sono appoggiare la richiesta di dimissioni di Alfano, ancora più necessarie dopo le dichiarazioni in Parlamento, e la ripubblicizzazione dell’Ast in fase di definizione e approvazione della finanziaria. Del resto Il PD ha salvato in una notte il Monte dei Paschi di Siena.

Enrico Flamini

Segretario Regionale Prc Umbria

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