CASCIA – Sono Bruno Romano, professore ordinario di Botanica ambientale e applicata all’Università degli Studi di Perugia (per la nascita del giardino Fenologico “Fontanella” di S. Apollinare di Marsciano), Valentino Mercati,  fondatore e presidente dell’azienda Aboca Spa Soc. Agricola (per l’opera imprenditoriale insieme a suo figlio Massimo, in difesa dell’ambiente lasciata combattere dalle piante stesse e dai semi) e Rosella Tonti, dirigente dell’Istituto Comprensivo “A. De Gasperi” di Norcia (per l’accento che gli studenti e i loro insegnanti hanno messo sulla parola “paesaggio”) i nuovi “cavalieri dell’ambiente”.

La cerimonia di assegnazione del Premio Cascia 2014 – organizzato dal Comune di Cascia e Provincia di Perugia -  è avvenuta nella giornata odierna nella suggestiva cornice della chiesa-museo di Sant’Antonio Abate. Presenti il consigliere neo eletto Roberto Bertini in rappresentanza della Provincia di Perugia, il sindaco di Cascia, nonché consigliere provinciale Gino Emili, l’Assessore alla cultura Lanfranco Castellucci, Donatella Porzi ex assessore provinciale tra le  ideatrici del premio in questione, le classi 3A e 3B dell’Istituto Omnicomprensivo di Cascia.

“Questo premio – ha detto Bertini – tocca una delle tematiche più importanti del nostro territorio, poiché senza un ambiente sano non ci può essere futuro. Occorre, pertanto investire fortemente – ha concluso Bertini – sulle nuove generazioni”. Il primo cittadino ha auspicato, quindi che le generazioni future “possano godere di un ambiente come quello che abbiamo trovato noi, anzi migliore”.

Giunto alla terza edizione, con questo Premio si attribuisce il riconoscimento di “Cavaliere”  a quanti – singoli protagonisti, associazioni, aziende, enti, scuole – si siano distinti per un’attività dedicata al binomio cultura-ambiente particolarmente originale, continua nel tempo, riconoscibile e condivisa nello spazio della comunità locale di appartenenza. Il titolo di “cavaliere” viene inteso nell’accezione nobile, non mercificata, al quale spesso la società contemporanea tende a ridurlo. Il riconoscimento del titolo cala, dunque, le sue radici, nelle intenzioni degli enti organizzatori del Premio, in quel senso diffuso di nobiltà, di cura disinteressata, amorevole e ininterrotta del proprio ambiente che possono vantare l’antichissimo retaggio storico di Cascia e il vasto substrato spirituale dell’intera provincia di Perugia.

 

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