di Mario Pierro

Gli ade­renti ai sin­da­cati di base Usb, Or.S.A. e Cib Uni­co­bas oggi scio­pe­re­ranno per 24 ore con­tro la legge di sta­bi­lità, il Jobs Act e la riforma della scuola tar­gata Renzi-Giannini, un giorno prima della mani­fe­sta­zione Cgil a piazza San Gio­vanni a Roma. La mappa dei set­tori dove lo scio­pero gene­rale è stato pro­mosso è vasta e arti­co­lata. Si parte dal lavoro pub­blico. Mini­steri, uni­ver­sità, ricerca, enti locali e il para­stato: Inps, Inail, Inp­dap, Aci. Nell’elenco ci sono anche i dipen­denti, e i pre­cari, della Pre­si­denza del Consiglio.

Il per­so­nale ope­ra­tivo dei vigili del fuoco si fer­merà dalle 9 alle 13, men­tre il per­so­nale gior­na­liero per tutta la gior­nata. Nella sanità, sia pub­blica che pri­vata, si ini­zierà dal primo turno di oggi fino alla fine dell’ultimo turno. Nel tra­sporto aereo i tur­ni­sti, gli addetti set­tori ope­ra­tivi e il per­so­nale navi­gante incro­cerà le brac­cia dalla mez­za­notte alle 23,59, rispet­tando però le fasce di garan­zia e i voli garan­titi. Lo scio­pero si farà anche sull’acqua. Il per­so­nale del tra­sporto marit­timo, quello ad esem­pio che lavora nelle tratte con le isole mag­giori. Nel novero c’è anche il per­so­nale viag­giante che si fer­merà da un’ora prima delle par­tenze pre­vi­ste per oggi. E poi arri­viamo al tra­sporto pub­blico locale: a Roma ad esem­pio è stato annun­ciato lo scio­pero dell’Or.S.A. e Usb. L’Agenzia per la Mobi­lità ricorda che saranno in vigore le fasce di garan­zia e il ser­vi­zio sarà rego­lare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Veniamo ai treni. Gli ade­renti ai sin­da­cati di base si fer­me­ranno dalle 9,01 fino alle 16,59. Sulle auto­strade, il per­so­nale Anas, com­preso quello tur­ni­sta per 24 ore, si fer­merà dalle 6 di oggi alle 6 di domani mattina.

Lo slo­gan, stam­pato anche sui mani­fe­sti attac­chi­nati in molte città, è: licen­ziamo il governo per giu­sta causa. Per lavoro, sala­rio, diritti e red­dito, con­tro il Jobs Act, arti­colo 18 per tutti». La scritta «scio­pero gene­rale» si sta­glia sull’immagine del pre­si­dente del Con­si­glio Renzi — ritratto con un’espressione sin­to­ma­tica, su quella della mini­stra della fun­zione pub­blica Marianna Madia e dell’ad Fiat-Fca Ser­gio Mar­chionne con le mani giunte sotto il mento. «È uno scio­pero con­tro le poli­ti­che det­tate dalla Troika al governo Renzi sul lavoro e la pub­blica ammi­ni­stra­zione, con­tro il blocco dei con­tratti nel pub­blico impiego e per l’occupazione» spiega l’Usb. Mani­fe­sta­zioni cor­tei pre­vi­sti in una ven­tina di città. A Roma si terrà la mani­fe­sta­zione regio­nale del Lazio che par­tirà da piazza dell’Esquilino alle 9,30. A Milano un cor­teo par­tirà da piazza San Babila alle 9,30. A Napoli da piazza Man­cini alle 9,30.

«So bene che le cen­ti­naia di migliaia di com­pa­gne e com­pa­gni che scen­de­ranno a Roma domani vogliono cac­ciare Renzi e ripri­sti­nare arti­colo 18, difen­dere lo sta­tuto del lavo­ra­tori e, direi soprat­tutto, riaf­fer­mare la dignità del lavoro –scrive Mau­ri­zio Scarpa dell’Esecutivo nazio­nale Usb — Per adesso posso solo chie­dervi di leg­gere la piat­ta­forma di Usb per lo scio­pero gene­rale del 24 otto­bre e veri­fi­carne i con­te­nuti. Certo non abbiamo i “numeri” che por­terà in piazza la Cgil, però i com­pa­gni e le com­pa­gne di Usb spin­gono tutti dalla stessa parte, quella dei lavo­ra­tori e delle lavo­ra­trici. E ognuno di voi che si aggre­gherà, aggiun­gerà forza alla nostra lotta sin­chè saremo così tanti da libe­rarci dei Renzi, dei Letta, dei Monti, dei Ber­lu­sconi. Nomi diversi, stessa poli­tica. Diversi par­titi, stessa linea politica».

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