TERNI - Occupata dai lavoratori dell'Ast la sala del Consiglio comunale di Terni. Un centinaio hanno preso posto sui banchi chiedendo il blocco delle attivita' istituzionali e di incontrare il sindaco Leopoldo Di Girolamo.

La protesta e' stata attuata dopo la proclamazione dello sciopero a oltranza come risposta alla riduzione della turnistica. E' stato inoltre deciso di attuare presidi fissi dei lavoratori anche davanti a Comune e prefettura, oltre che alle portinerie della fabbrica. Iniziative comunicate dalle rsu nel corso di un'assemblea che si e' tenuta in viale Brin, che e' stato chiuso al traffico per oltre mezz'ora.

I rappresentanti dei lavoratori hanno annunciato che lo sciopero proseguira' almeno fino a domenica, ma venerdi' verranno decise ulteriori iniziative di lotta. L'obiettivo - e' stato detto - e' quello di "alzare il livello mediatico" della protesta, portandola "fuori dalla regione e dalla nazione".

Le rsu hanno anche comunicato che stamane l'azienda ha giustificato la riduzione dei turni con l'insufficienza degli organici dopo la decisione di 103 lavoratori di accettare mobilita' e licenziamenti incentivati. Le rsu ribadiscono pero' che in "questa fase straordinaria non si puo' discutere dell'abbassamento della turnistica".
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Questa la cronologia degli avvenimenti

L’azienda ha comunicato alle Rsu la riduzione dei turni su di una linea del reparto Acciaieria e a Lac. Alla richiesta di non procedere alla riduzione dei turni fino a quando non sarà riconvocato il tavolo in sede Governativa, l’Azienda ha risposto di procedere in maniera unilaterale. E’ cominciata così la mobilitazione su tutto il Gruppo e le ditte terze.

Le Rsu hanno articolato lo sciopero con presidi dei lavoratori allo stabilimento, in Prefettura e in Comune. Qui hanno incontrato il sindaco Leopoldo Di Girolamo a cui le Rsu hanno chiesto di Sospendere le attività istituzionali; · Un diverso ruolo del Governo; portare la vertenza fuori dai confini territoriali.

Il sindaco ha risposto di condividere l’articolazione dei presidi così come impostata, compresa quella di palazzo Spada definita la casa di tutti. Il sindaco ha accolto la proposta di sospendere le attività istituzionali, ad eccezione di quelle che hanno carattere straordinario e di emergenza; la proposta di contribuire insieme alla Comunità umbra di portare fuori dai confini la questione dell’Acciaieria fino ad arrivare in Germania; la proposta di chiedere al Governo un atteggiamento diverso sulle questioni ternane.

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