Ast/ Il Governo si fa vivo: “No gestione unilaterale azienda della vertenza”
ROMA - Il Governo stigmatizza con fermezza una gestione unilaterale da parte dell'Azienda Ast ThyssenKrupp della vertenza delle acciaierie di Terni e invita le parti al dialogo che deve svolgersi in un clima di rispetto reciproco. E' quanto e' emerso in un incontro questa sera a Palazzo Chigi tra Governo, Regione e Comune di Terni.
Il Governo, inoltre - si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi - ribadisce la validita' del lavoro finora svolto dalle istituzioni per la modifica del Piano industriale di Ast ThyssenKrupp. In particolare debbono restare punti fermi: 1) il mantenimento del secondo forno; 2) il mantenimento dei livelli di produzione degli ultimi 3 anni; 3) il trasferimento della linea produttiva di Torino; 4) gli investimenti in innovazione di processo e di prodotto per 110 milioni di euro in 3 anni; 5) lo sviluppo della rete commerciale di Ast ThyssenKrupp.
Il Governo intende svolgere ulteriori approfondimenti con le parti che, nei prossimi giorni, saranno incontrate al fine di acquisire gli elementi utili ad una auspicabile e positiva soluzione della vertenza.
All'incontro istituzionale di Palazzo Chigi hanno preso parte il Sottosegretario Graziano Delrio, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il viceministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo.
Da parte loro la presidente Marini e il sindaco Di Girolamo hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:
“Abbiamo voluto ribadire con forza il nostro no a ogni iniziativa unilaterale assunta dall’azienda e al tempo stesso che è irrinunciabile ripartire da subito nel confronto sul piano industriale. Al Governo abbiamo anche chiesto di assumere iniziative decise nei confronti dell’azienda, ritenendo inaccettabili sia le scelte unilaterali dirette al personale dell’Ast, sia alle imprese dell’indotto, come nel caso della Ilserv. C’è, infatti, una responsabilità sociale che deve essere condivisa da tutti i soggetti, a cominciare dall’azienda. Riteniamo fondamentale una azione condivisa con il Governo, volta a riavviare ogni approfondimento nel merito del piano industriale con tutte le parti, perché la nostra volontà è quella di arrivare comunque ad una soluzione positiva della vertenza e siamo disponibili a fare la nostra parte, se richiesto, anche sul versante economico”.

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