"Gli accordi presi in passato e la necessità di tutelare il lavoro e la produzione in un sito industriale di importanza nazionale impongono a tutti, ed in particolare alla dirigenza Ast, una profonda riflessione per far ripartire il confronto a Terni". Lo afferma in una nota il vicepresidente del Parlamento Europeo David Sassoli.

"La ThyssenKrupp - ricorda Sassoli - si è impegnata nell'ambito della procedura antitrust davanti alla Commissione Europea a mantenere la lavorazione a freddo del sito siderurgico Ast come concorrente stabile sul mercato. Quindi qualsiasi ristrutturazione sull'impianto a caldo non può mettere in discussione i livelli produttivi della parte a freddo. Prendo atto con piacere della decisione della Commissione annunciata ieri dal vicepresidente Joaquìn Almunia di monitorare i livelli produttivi al fine che non vi siano impatti negativi sul ciclo integrato. Spero - conclude il vicepresidente Pe - che ciò possa contribuire a un ripensamento dell'intera strategia industriale della ThyssenKrupp per quanto riguarda Terni. È evidente però che sulla siderurgia la Commissione europea dovrà giocare un ruolo per invertire rotta e programmare un rilancio che coinvolga parti sindacali e gruppi industriali".

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