ROMA - Si chiude quasi con un nulla di fatto un'altra giornata importante per le vertenze aziendali: quella sull'Ast di Terni e' aggiornata a domani ma su posizioni ancora distanti, quella di Meridiana riprendera' il 9 seppur con uno spiraglio per la riduzione degli esuberi mentre quella di Indesit attende il passaggio di proprieta' ufficiale a Whirlpool per definirsi completamente.  

Nel giorno in cui il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lancia un appello ai sindacati per salvare "le tre T", Terni, Taranto e Termini Imerese, infatti dal Ministero dello sviluppo economico arriva una fumata nera sulla prima, il cui tavolo viene aggiornato a domani e, per i sindacati, rimane appeso solo a una proposta del Governo che aiuti le parti ad avvicinarsi.

Stando cosi' le cose non sono ottimista per domani perche' il Governo ha solo registrato le posizioni e non ha messo in campo le misure per sbloccare la situazione" come i contratti di solidarieta' o la riduzione del costo dell'energia, ha detto il segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa. Misure che spera invece possano arrivare domani il segretario nazionale Uilm, Mario Ghini: "Auspico che il Governo metta sul tavolo qualcosa, altrimenti stando cosi' le cose abbiamo solo spostato di 24 ore la conclusione negativa dell'accordo".

Sulla stessa posizione anche la Fim che chiede al ministro Federica Guidi "una proposta positiva" per chiudere la vertenza e evitare "costi sociali insostenibili". Sul tavolo ci sono infatti ancora 290 esuberi e il taglio quasi completo della retribuzione integrativa. 

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