Il Premio Gorini per la Follia Creatrice salpa l’ancora questo sabato 13 settembre in Piazza S. Agostino alle ore 18. Ormai alla 5° edizione, la celebre kermesse perugina vedrà concorrere il perugino Antonio Gamboni, creatore eclettico di vespe, Alberto Cassone con un racconto sull’amicizia, il tedesco Walter Rossteuscher con due opere sul tema ‘macchine e favole’, l’artista di Scheggia Stefano Procacci, che racconterà del suo incontro nel 1991 con ‘San Francesco Quantico’, il perugino Marco Marcucci con un innovativo raccogli-olive, e il Cuarto Nigro Photolab con un originale Afghan Box. Ormai una tradizione, il Premio sarà aperto dalla cerimonia del Thé officiata dal Patafisico Ventilato Lodovico Tavernini.

Come afferma Federica Bracarda, direttrice artistica del Premio Gorini, “sono tutti inventori, creatori, musicisti, poeti, ed artisti accomunati da un’idea goriniana: creare qualsiasi cosa che li aiuti a  non essere sopraffatti, dal conformismo, dall’appiattimento, dall’inedia, e da quella che Vittorio chiamava la ‘ruggine sullo stomaco’. In altre parole, il Premio è un’occasione per confrontarsi con i mille modi possibili per rimanere allegri, creativi, aperti e vitali in un tempo che rende tutto grigio”.

La location del Premio, poi, è un messaggio alla città di Perugia, come spiega Angelo Fanelli, presidente della Associazione Libero Pensatore: “oltre che un omaggio a Vittorio, che visse in Corso Garibaldi per tutta la sua vita finché non fu sfrattato dalla sua casa-laboratorio di Via dell’Oro n. 2, vogliamo  dare una mano a rivitalizzare un’area “difficile”, invitando i perugini ad uscire di casa. In un certo senso, anche noi offriamo una “cena all’aperto”, come quella di qualche giorno fa al Duomo. Solo che non si tratta di torta e salsicce, ma di idee, fantasia, ed incontri”. Come diceva Gorini, “chi ha gli orecchi sturati” a questo punto dovrebbe aver capito.  Per informazioni, il sito ufficiale www.liberopensatore.it

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