ROMA - “Abbiamo interpellato il ministero del Lavoro perché sono stati portati alla nostra conoscenza diversi casi dubbi a proposito dei criteri interpretativi forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sull'applicazione dell'articolo 16 della legge n. 56 del 1987 e dell'articolo 8, del decreto legislativo n. 297 del 2002, ossia sui criteri di assunzione presso le pubbliche amministrazioni di personale. Cito come ultimo esempio la chiamata sui presenti del primo settembre del 2014 del Centro per l'impiego di Perugia.  Il profilo professionale richiesto è un cuoco e si chiede il possesso della relativa qualifica. Da un altro documento regionale per uno stage apprendiamo che i requisiti di questa qualifica sono: il possesso di un diploma di scuola superiore alberghiera o il possesso di un attestato di qualifica professionale relativo a un corso di cucina professionalizzante di almeno 200 ore o aver maturato un'esperienza documentata nel settore come aiuto cuoco di almeno 6 mesi.

E quindi sono requisiti che vanno ben oltre il diploma della scuola dell'obbligo come prevede l'art. 16. Noi riteniamo che 'il fatto salvi eventuali altri requisiti' non debba tradursi in un mezzo di elusione del bando pubblico.

Senza comunque analizzare un altro documento, aggiungo anche che le prove di idoneità previste per la chiamata in questione, ovvero il questionario con risposte multiple su argomenti inerenti principi haccp, tecniche di ristorazione e tecniche di conservazione evidenziano requisiti necessari che vanno ben oltre la scuola dell'obbligo.

Noto, per inciso, che manca una prova pratica che dovrebbe essere indispensabile visto il contenuto professionale del lavoro del cuoco. Noi crediamo che il rispetto di una normativa trasparente e conosciuta e valida per tutti sia un requisito indispensabile di una società equa, con opportunità aperte a tutti, quindi chiediamo al Ministero del Lavoro di vigilare perché la normativa sia applicata correttamente e quindi ai cittadini sia riconosciuto il diritto ad avere un bando pubblico ove la legge lo richieda.

Come Scelta Civica stiamo conducendo una grande battaglia per regole del mercato del lavoro pubblico e private più eque e adatte ai tempi che riducano il pesante tasso di disoccupazione. Infine, come abbiamo scritto sull'interpellanza, risultano episodi di tensione con gli utenti del Centro per l'Impiego della provincia di Perugia. Per evitarli basterebbe un regolamento esposto al pubblico che renda chiaro e trasparente quali sono i diritti dell'utente, come avere una ricevuta per i documenti che vengono consegnati”.

Lo dice in Aula il deputato di Scelta Civica, Adriana Galgano, interpellando il ministero del Lavoro.

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