Eterologa/Zaffini: “Giunta specifichi che coppia ricevente sia di sesso diverso"
PERUGIA - “Una fuga in avanti dal sapore ideologico quella fatta dalle Regioni italiane che, tracciando linee-guida comuni, daranno di fatto il via libera alla fecondazione eterologa senza una legge-quadro nazionale. Il tema è cosi delicato che avrebbe avuto necessità di maggiore riflessione, visti i risvolti di natura etica e psicologica che sottendono a una materia tanto complessa. Valgano per tutti quello del rischio consanguineità e del cosiddetto 'rispetto del fenotipo' che, come ha detto il Ministro Lorenzin, potrebbero determinare una deriva eugenetica”: lo dice il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) che annuncia un'interrogazione urgente sull'argomento e puntualizza i nodi cruciali della questione.
Per Lignani “è importante soprattutto che la Giunta specifichi nella delibera con cui darà, di fatto, il via libera all’eterologa nel territorio regionale, che la coppia ricevente sia composta da persone di sesso diverso. Senza questa specificazione si aprirebbero infatti inevitabili contenziosi e polemiche che è meglio mettere in conto in via preventiva”.
“Fondamentale – aggiunge Lignani Marchesani – sarà l'utilizzo della parola 'sesso' e non quella più alla moda 'genere', con la quale si potrebbe aggirare la limitazione. Sarebbe inaccettabile – conclude - che nella terra di San Francesco, il santo che piace ai laici per la sua vocazione all’armonia del Creato, si normasse e si permettesse una violazione così palese del diritto naturale”.

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