Non sarà una gara facile quella del San Nicola e il grifo lo sa molto bene. La nuova cordata capitana dall’ex arbitro Paparesta ha riportato grande entusiasmo in città e Bari oggi come oggi sogna in grande. I biancorossi puntano verso le piazze alte della cadetteria e la rosa a disposizione di mister Mangia è di tutto rispetto. Il buon Devis predilige il 4-4-2 come gioco base, ma le due ali sono spesso punte esterne arretrate tanto da far camuffare l’assetto originario in un 4-2-4. Una variante spesso adottata dall’ex tecnico del Palermo è il 4-3-3.

FORMAZIONE TIPO
Donnarumma; Sabelli, Ligi, Rossini, Calderoni; Stoian (Stevanovic), Defendi (Sciaudone), Donati, Galano; De Luca, Caputo

LA ROSA
Due ottimi portieri come Guarna e Donnarumma si contendono il posto. Il Primo ha tanta esperienza accumulata con le maglie di Ascoli, Ancona e Lanciano, ed è stato titolare indiscusso dello scorso campionato. Il secondo viene dal Genoa e vanta un campionato da titolare in B con la maglia del Gubbio. Insieme a loro fa da contorno il terzo portiere Micai, arrivato in prestito da Palermo dopo l’esperienza col SudTirol.

DIFESA SOLIDA 
È arrivato uno dei tanti centrali seguiti dal grifo, Alessandro Ligi, che tanto bene ha fatto a Crotone l’anno passato e il cui cartellino è di proprietà del Parma. Con lui fa coppia Jonathan Rossini che cerca rilancio dopo la disastrosa esperienza col Sassuolo. Ceduto al Leeds di Cellino, è stato scartato ed è tornato in Italia dopo appena 3 giorni. Lo svizzero ha giocato anche due anni con la Sampdoria e contenderà il posto a Mattia Contini, esperto classe ’80, che ha girovagato in lungo e in largo collezionando ben 396 con le maglie, fra le altre, di Siena, Atalanta, Juve Stabia, Napoli e Parma, oltre all’esperienza in Spagna col Real Saragozza. Terzini di spinta come Salviato, ex Pescara, Novara e Livorno, a cui spetterà l’ingrato compito di sostituire l’under 21 Sabelli, che mancherà all’appello, e comeCalderoni che a Bari l’anno precedente ha giocato 41 volte siglando 3 reti. Altri in rosa il giovane Federico Masi, classe ’90 scuola Fiorentina e Filippini, che invece è un ’95.

CENTROCAMPO DI TUTTO RISPETTO
Con il ritorno di Massimo Donati la mediana pugliese ha fatto un ulteriore passo in avanti in fatto di qualità e quantità. Con lui c’è l’imbarazzo della scelta sia centralmente che sugli esterni. La zona centrale è composta da gente come Daniele Sciaudone, ex Taranto e Foligno con 74 gare e 8 reti negli ultimi due anni in biancorosso, Marino Defendi, riadattato mediano dopo gli anni d’oro di Bergamo, maglia atalantina e Augusto Romizi, scuola viola e al quarto anno tra i galletti. Sugli esterni tanto dinamismo e piedi buoni come quelli del rumeno Stoian, che torna in Puglia dopo la grande annata di Chievo (20 presenze e 2 gol in A) e quella meno gioiosa di Genoa, come quelli di Alan Stevanovic, artefice delle promozioni di Torino e Palermo (coi granata anche 2 reti in massima serie) e, soprattutto, come quelli dell’ex eugubino Galano, eclettico classe ’91 capace di fornire assist a quantità industriale e di avere una certa freddezza sotto porta (15 reti nelle ultime due stagioni). Con loro, il polacco Wolski, ex Legia Varsavia e Fiorentina, e il giovane (?) e controverso camerunense Minala, proveniente dalla primavera della Lazio. Da contorno il mediano Gomelt, croato classe ’95 prelevato dal Tottenham.

ATTACCO RAPIDO
A parte Souleymane Coulibaly, ivoriano preso dal Tottenham e già in Italia qualche anno fa con la maglia del Grosseto, a parte il classe ’95 Rozzi, ex Lazio e Real Madrid B, i nomi che fanno paura sono Francesco Caputo e Giuseppe De Luca. Il primo, capitano dei galletti che ritorna in campo dopo la squalifica per il filone calcio scommesse ha già segnato all’esordio e vanta 37 reti in 3 stagioni biancorosse. Il secondo non è mai pienamente esploso a Bergamo ma le 6 reti in appena 30 gare (poche da titolare) in A sono un buon biglietto da visita. E se ci contiamo la splendida annata di Varese (10 gol all’attivo) sono un buon biglietto da visita.

Federico Ricci 

 

 

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