BRUXELLES - Stop alla 'fuga dei cervelli' all'estero: questo uno dei principali obiettivi del progetto sperimentale 'Brain Back Umbria' con una borsa di ricerca che promuove la partecipazione di umbri emigrati all'estero a programmi promossi dall'Unione Europea.

Il bando, finanziato dal Fondo sociale europeo (FSE) nell'ambito del POR Marche FSE 2007-2013 con 100mila euro, prevede una borsa di un massimo di 5mila euro per ricercatore e punta su programmi Ue come Horizon 2020, Creative Europe, Erasmus+, Cosme, European Union Programme for employment and social innovation (EaSI), per creare partnership tra i ricercatori e le imprese, le istituzioni ed i centri di ricerca della regione Umbria. 

I candidati devono essere di origine umbra per nascita, residenza o discendenza, oppure aver conseguito la laurea e/o il dottorato presso l'Universita' degli Studi di Perugia o l'Universita' per Stranieri di Perugia, oltre che essere domiciliati e/o residenti all'estero. Per ottenere il finanziamento richiesto dovranno dimostrare che la domanda presentata al programma europeo "abbia superato positivamente la fase di ammissibilita' e la soglia minima di valutazione; preveda il coinvolgimento nel programma europeo prescelto di un'impresa, ovvero un'universita', ovvero un ente di ricerca pubblico e/o privato, o un polo di innovazione avente almeno una sede operativa all'interno del territorio della regione Umbria".

La modulistica disponibile sul sito www.aur-umbria.it nella sezione "Avvisi" e sul sito www.brainbackumbria.eu. La chiusura del bando e' fissata per il 30 settembre 2015.

Condividi