Daniele Paponi dopo le esperienze di Bologna, Perugia, Parma, Cesena e Montreal torna a casa. Nella sua Ancona cerca il riscatto personale tra amici e parenti con tanti bei ricordi dei suoi cinque anni trascorsi in Emilia e della stagione in Umbria. Alla vigilia della gara tra le due compagini del campionato cadetto, intervistato in esclusiva per SportPerugia.it, ha voluto raccontare le sue emozioni e i suoi pensieri riguardo le due squadre che hanno segnato un pezzo della sua storia calcistica.

Daniele, vedrai la partita di venerdi?
Me la vedrò eccome. Purtroppo non potrò essere al Curi ma me la godrò in televisione. Nessun pronostico però, spero sia una bellissima gara.
Due squadre che arrivano da due annate contrastanti. A Bologna grande delusione per la retrocessione in B, a Perugia grande entusiasmo per il ritorno tra i cadetti…
Sicuramente Perugia è favorita sotto questo punto di vista perché ha un pubblico splendido. La curva sarà piena e calorosa, ci sarà una grande cornice. Il Bologna vive la cocente delusione della retrocessione e il rammarico per la gara di Coppa Italia persa malamente e sicuramente vorrà rifarsi ma sarà dura.

Ricordi delle tue stagioni bolognesi?
A Bologna cinque anni splendidi. Li ho lasciato il cuore.

E della travagliata annata perugina che ci racconti? Hai qualche rimpianto?
Perugia è una città fantastica in cui son stato benissimo. Purtroppo quell’anno la squadra era molto forte ma la società no. Si pensava a molte cose e poco al calcio e la domenica i risultati non arrivavano. Peccato, ma è una scelta che rifarei mille volte.

Come giudichi il mercato delle due squadre?
Il Bologna ha comprato gente come Maietta e Cacia che sono una garanzia. Ha gente esperta ma prima di fare acquisti importanti era meglio cedere. Il Perugia ha speso bene, ha preso tanti buoni elementi e poi c’è Taddei che non si discute. Il presidente ha fatto le scelte giuste.

Che campionato sarà?
Lungo e dispendioso. 42 partite (aspettando la fatidica ripescata, ndr) in cui si affronteranno squadre molto attrezzate. Penso al Catania in primis. Torni ad Ancona dopo tanti anni, che progetti hai a livello personale e di squadra?
Sono felicissimo, è una sensazione bellissima giocare davanti ad amici e parenti. Speriamo di fare bene, inanzitutto puntiamo a salvarci. Siamo un buon gruppo con tanti buoni giocatori.

Federico Ricci 

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