PERUGIA -L’on.Giampiero Giulietti ha inviato una lettera al Ministro all’Istruzione Stefania Giannini per sollecitare il Governo ad intervenire in merito alla delicata situazione in cui si trovano molte insegnanti precarie della provincia di Perugia, inserite nelle graduatorie ad esaurimento delle scuole dell’infanzia e primaria.

“Aseguito della riapertura delle suddette graduatorie e della modifica del bando di concorso del 2012, con il relativo scorrimento tra gli idonei e l’assunzione a tempo indeterminato anche di persone non abilitate, - recita la missiva - si è assistito ad un massiccio trasferimento di docenti precari dal sud Italia verso la provincia di Perugia che ha di fatto causato l’estromissione dei docenti storici dalla possibilità di essere assunti in ruolo e, nella stragrande maggioranza dei casi, anche la mancata convocazione per il conferimento di incarichi a tempo determinato.

 Ad oggi i docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento di Perugia devono fare i conti con un precariato che in media dura circa 13 anni e l’assenza di una specifica regolamentazione fa venir meno qualsiasi forma di garanzia per quei lavoratori che, con fatica, sono riusciti a guadagnarsi un posto di lavoro.

Difronte a tale situazione e sollecitato dalle richieste avanzate dai docenti precari della provincia di Perugia, invito il Governo ad intervenire affinché si provveda a regolamentare una materia tanto delicata quanto importante dalla quale dipende non solo il futuro di tanti lavoratori precari ma anche il futuro del nostro sistema scolastico. Credo sia indispensabile adottare una più stringente regolamentazione dei trasferimenti e provvedere allo smaltimento delle graduatorie esistenti, assegnando definitivamente tutti i posti che risultano vacanti ed immettendo in ruolo coloro che erano risultati vincitori al bando di concorso del 2012.

E’inoltre necessario – scrive ancora l’on. Giulietti - tutelare i docenti precari storici anche attraverso il ripristino della legge “salva precari”, ponendo la massima attenzione alle norme europee contro la reiterazione dei contratti a tempo determinato, e tutelando al contempo la continuità didattica nelle scuole del territorio”.

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