TERNI - “Vorrei rassicurare il consigliere Monni che non siamo di fronte ad una fuga di cervelli e non stiamo neanche mettendo a rischio le eccellenze dell’ospedale di Narni. I numeri stessi di attività del reparto di chirurgia vertebrale, riportati nell’articolo di stampa e citati dal consigliere regionale, lo confermano senza ombra di dubbio. 

Non esistono infatti eccellenze con numeri così bassi e, nel caso specifico, non siamo di fronte ad una casistica tale da garantire quella massa critica di interventi che è alla base per definire un servizio  ‘di eccellenza nazionale’. 

In merito ai turni di guardia assegnati al dr. Roccalto che gli impedirebbero di espletare la sua attività di chirurgo, è doveroso precisare che il professionista in questione non è un primario, è un dirigente medico con un incarico di struttura semplice (dipartimentale) come tanti altri incarichi di struttura semplice presenti in azienda (circa 200). È un dirigente medico dell’Unità Operativa di Ortopedia del Presidio Ospedaliero di Narni, la cui responsabilità è affidata al Dr. Dino Scaia.

Il Dr. Roccaldo deve quindi attenersi agli obblighi contrattuali previsti per tutti i  dirigenti medici. L’esenzione dai turni di guardia è prevista soltanto per le strutture complesse (primari)  oppure per coloro che hanno particolari problemi fisici che impediscono di garantire  con sicurezza il turno di guardia. 

Nell’ospedale di Narni, in quanto ospedale di territorio, esiste una guardia diurna e notturna multidisciplinare a cui contribuiscono  tutti i professionisti dell’ospedale ed a cui, pertanto, deve obbligatoriamente partecipare anche il Dr. Roccalto.  Garantire i turni di notte due o tre volte al mese non impedisce a nessun professionista di espletare la sua attività abituale, tanto meno l’attività di chirurgia vertebrale, visti anche i numeri.

In via generale, la necessità di garantire un’equa distribuzione dei turni di guardia permette di evitare privilegi che creano ovviamente problemi, malumori e senso di insoddisfazione negli altri dirigenti medici. Proprio per evitare ingiustificati privilegi, la Direzione di Presidio ha correttamente predisposto gli atti per garantire un’equa distribuzione delle guardie fra tutti i professionisti della struttura ospedaliera. Una realtà così piccola sopravvive e riesce a garantire attività di buona qualità se esiste un forte spirito di collaborazione tra professionisti.

Ritornando all’attività di chirurgia vertebrale, seppur questa costituisca un’attività che raramente è presente a livello nazionale negli ospedali di territorio, l’Azienda non ha nessuna intenzione di ridurla, tanto è vero che manterrà questo ambito specialistico utilizzando, come avviene ora, il prezioso contributo del Dr. Sandro Carletti, primario della Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Terni che in pratica costituisce l’elemento di maggior garanzia per questo tipo di interventi.

Siamo venuti a conoscenza delle dimissioni del Dr. Roccalto da pochi giorni e ce ne siamo molto meravigliati perché non abbiamo fatto nessun atto o procedura che impedisca o riduca minimamente l’attività di chirurgia vertebrale. 

Al contrario questa direzione ha acquistato recentemente un sistema radiologico (amplificatore di brillanza) da utilizzare per questi interventi chirurgici. E’ in arrivo un letto operatorio ortopedico specifico per tale attività e delle nuove lampade scialitiche di sala operatoria per garantire la miglior efficienza e sicurezza possibili, per un valore complessivo di circa 300 mila euro.

Rimaniamo ancora in attesa dell’eventuale ripensamento del Dr. Roccalto, provvederemo altrimenti ad acquisire in tempi brevi un’ulteriore professionalità anche attingendo a Presidi e strutture, che hanno in dotazione maggiori competenze,  per dare continuità al servizio”.

Il Direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2

Sandro Fratini

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