Sanità/ Il consiglio regionale rinvia l’esame della nozione sull’indennità di es
PERUGIA - Per mancanza del numero legale, il consiglio regionale ha rinviato oggi l'esame della mozione, firmata dai consiglieri regionali d'opposizione, sul mancato riconoscimento dell'indennita' di esclusivita' ai medici del servizio sanitario regionale. In aula il relatore Maria Rosi (Nuovo centrodestra) ha illustrato la mozione, sottolineando che "alcune sentenze del tribunale hanno dato ragione a singoli medici che hanno fatto ricorso" per chiedere il pagamento dell'indennita' di esclusivita'. Secondo Rosi "e' immaginabile che un considerevole numero di contenziosi interesseranno le Asl regionali che, oltre a corrispondere l'indennita' di esclusivita' dovute, dovranno sopportare anche consistenti costi aggiuntivi per le spese legali. Per questo chiediamo un intervento da parte della giunta per corrispondere ai medici quanto dovuto, cosi' da evitare un aggravio ancora maggiore a carico della collettivita'".
L'assessore Fabrizio Bracco ha ricordato che "proprio nella seduta di questa mattina la giunta ha deliberato una direttiva per i direttori generali delle asl sollecitandoli a chiedere un'interpretazione al ministero della Funzione pubblica ed eventualmente a liquidare il dovuto ai medici". Inoltre Bracco ha sottolineato che i medici coinvolti sono 163 "al 31 dicembre 2013, quindi incidono in maniera ridottissima nel bilancio del personale del sistema sanitario regionale".
“Tutti gli elementi portano a dire che quei pagamenti sono un atto dovuto: quei medici hanno svolto le prestazioni e debbono dunque essere retribuiti. Cerchiamo di rendere la procedura più rapida, evitando una pioggia di ricorsi singoli con altrettanti rimborsi e altrettante spese legali: in epoca di spending review è meglio evitare di gravare i bilanci con esborsi che possono essere evitati, sfruttando quei fondi per altri investimenti”. Così il consigliere regionale Maria Rosi (Ncd) commenta il rinvio della discussione in Aula sulla mozione relativa al pagamento della indennità di esclusività per i medici del servizio sanitario regionale. Rosi, ricostruendo quanto avvenuto questa mattina, sottolinea che “la mancanza del numero legale ha impedito il voto dell'atto ed è emerso, dalle parole dell'assessore Bracco, che la Giunta ha deliberato proprio questa mattina il via libera al pagamento delle indennità dei medici, se ci sarà un parere positivo da parte della Funzione pubblica”.
Per il consigliere regionale di opposizione l'importante è che “questa non sia una scusa per prendere altro tempo. Il problema esiste e sono mesi che lo segnaliamo. Cerchiamo di non rinviare la questione per troppo tempo: altre Regioni come Marche, Emilia Romagna e Toscana hanno già riconosciuto le indennità di esclusività ai medici a cui spettava. Non è dunque chiaro cosa dovrebbe o potrebbe accadere se la Funzione pubblica esprimesse un parere negativo. Le Regioni che hanno pagato dovrebbero forse chiedere indietro i soldi ai medici? Chi intende assumersi questa responsabilità?”.

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