PERUGIA - "Sono lavori nobili, ai quali gli imprenditori devono dare dignita' economica" quelli insegnati da  irca un anno nella "Scuola di arti e mestieri di Solomeo" voluta da Brunello Cucinelli, che da oggi riceve un riconoscimento formale: un titolo e una certificazione spedibili sull'intero mercato del lavoro, garantiti da un protocollo d'intesa firmato da Regione, Confindustria Umbria, Sistemi formativi di Confindustria Umbria, Brunello Cucinelli spa e Bartolomeo srl.

La formazione e' rivolta ai futuri muratori, agricoltori, giardinieri e agli appassionati di quattro diversi settori dell'abbigliamento, come il taglio o la maglieria.

"Mi piace molto l'idea e io ci credo moltissimo", ha spiegato Cucinelli stamani nel corso della firma dell'accordo, nella sala Giunta di palazzo Donini. "Speriamo che sia una bella e buona pratica riproducibile sul sistema imprenditoriale e della formazione", e' stato l'augurio della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

"In azienda - ha spiegato ancora l'imprenditore del cashmere - abbiamo sempre fatto formazione interna, per i dipendenti attraverso contratti di apprendistato".    Ai circa 60 apprendisti si affiancano ora una quarantina di allievi dei corsi di formazione, che durano nove mesi, tranne quello per sarto che dura tre anni. Si lavora cinque ore al giorno, con una borsa di studio di 700 euro, seguiti dai "maestri", a ciascuno dei quali vengono affidati quattro ragazzi.

Un'idea, quella di Cucinelli, ispirata da Lorenzo il Magnifico, ma soprattutto da William Morris e John Ruskin che nell'Ottocento crearono le Scuole di arti e mestieri.    Il protocollo - e' stato spiegato stamani - e' rivolto alla valorizzazione e al riconoscimento formale dell'esperienza formativa e di apprendimento realizzata dalla 'Scuola di arti e mestieri di Solomeo', nell'ambito dello sviluppo e del rafforzamento delle reti territoriali per l'apprendimento permanente" e non prevede alcun onere per la Regione.

"Si tratta di un protocollo importante - ha affermato al riguardo la presidente Marini - che valorizza un'iniziativa automa nel campo della formazione realizzata utilizzando esclusivamente risorse private". "Per la Regione Umbria - ha aggiunto la presidente, secondo quanto riferisce una nota della Regione - l'esperienza maturata dalla 'Scuola di arti e mestieri di Solomeo', puo' rappresentare in pieno quel modello che Confindustria Umbria e Sistemi formativi di Confindustria hanno adottato da tempo, sperimentando percorsi formativi connessi con il mondo del lavoro. A tal fine - ha aggiunto - l'accredita ento della scuola rappresenta uno dei passaggi che permetteranno ai giovani che frequenteranno i corsi la certificazione delle competenze e il rilascio dei titoli. Questa iniziativa, inoltre - ha proseguito Marini - va proprio nella direzione da noi auspicata, e cioe' mettere in atto un percorso formativo che sia molto piu' collegato con l'impresa. Dunque, non una formazione fine a se stessa, bensi' un percorso di crescita professionale che si sviluppa all'interno dell'impresa. In questo l'iniziativa che realizziamo con Cucinelli rappresenta una vera innovazione del modello formativo fin qui utilizzato".   

La presidente Marini, ha quindi concluso con l'auspicio che "questa bella e buona pratica, riproducile nel sistema della formazione, possa
rappresentare anche un modello per la realizzazione e l'avvio di nuove esperienze nell'ambito di 'Garanzia giovani', che in Umbria ha registrato, allo stato attuale, l'adesione di 3 mila giovani, di cui 1.200 di fuori regione".

Per il direttore generale di Confindustria Umbria, Aurelio Forcignano', "accompagnare l'esperienza di Cucinelli, serve a creare un modello nuovo anche per gli enti di formazione, che devono recuperare il legame diretto tra la formazione dei giovani e le aziende". In proposito Forcignano' - prosegue la nota - ha citato l'esperienza umbra legata agli "Its" e del corso di meccatronica con l'85 per cento degli allievi gia' occupati.

Condividi