Al Jarreau e Mario Biondi chiudono Umbria Jazz ’14
di Arm.Alle.
PERUGIA - Al Jarreau e Mario Biondi. Due artisti, due certezze, due voci tanto diverse ma che nell’ultima sera dell’edizione 2014 di Umbria Jazz non hanno deluso le aspettative del pubblico del Santa Giuliana.
Ed è così che ha chiuso con orgoglio la quarantunesima edizione di Umbria Jazz, un parterre di grandi ospiti della musica internazionale, ha fatto da scenario l’ultimo giorno di straordinaria musica a Perugia.
Sul main stage dell’Arena perugina ad aprire le danze è stato Al Jarreau una delle più belle e funambole voci della musica; Al Jarreau, classe 1940, di Grammy al suo talento ne ha vinti addirittura cinque, ed in tre categorie diverse (jazz, pop e r&b), praticamente un primato. Una discografia che parte dal lontano 75 ed arriva ai giorni nostri, cavalcando l’onda di trent’anni di attività senza per questo dimostrare un minimo di stanchezza vocale, tutt’altro. È uno dei cantanti più straordinari in attività, sempre in equilibrio fra jazz, pop, soul, e capace di performance vocali penetranti, calde ed appassionate.
Dopo di lui, è stata la calda voce di Mario Biondi ad incantare il Santa Giuliana. Un altro squisito talento di casa nostra, per il secondo anno consecutivo, si è esibito sulle note dei brani del suo ultimo album ed ha interpretato tutti i suoi più grandi successi, accompagnato dagli “Italian Jazz Players”, la sua storica band. La sua voce, unica e sensuale, vicina a Barry White, Isaac Hayes e Lou Rawls, lo ha consacrato a nuovo soul man italiano.

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