Nella seduta di oggi dell'Assemblea legislativa, dedicata alle interrogazioni a risposta immediata (question time), il consigliere regionale Massimo Buconi (Socialisti) ha illustrato in Aula l'atto ispettivo riferito alle iniziative che la Giunta di Palazzo Donini intende adottare “per impedire la chiusura dell'Ufficio territoriale per la biodiversità di Assisi del Corpo Forestale dello Stato”.

Buconi, nell'atto ispettivo rivolto all'Esecutivo regionale, rileva che “l'Utb di Assisi in questi ultimi anni ha creato molto interesse e partecipazione, soprattutto con le scuole, e ha portato molti risultati e, con un pizzico d'orgoglio, anche soddisfazioni. Il Corpo Forestale dello Stato sta elaborando una proposta di rimodulazione funzionale che prevede il passaggio da 28 a 22 degli Utb in Italia: solamente 6 saranno toccati dai provvedimenti di chiusura tra cui l'Utb di Assisi, unico in Umbria, che verrebbe accorpato a quello di Pieve Santo Stefano. Sarebbe una chiusura che depaupera il territorio regionale senza alcun  risparmio per l'amministrazione, in quanto l'ufficio di Assisi non rientra in nessuna delle previsioni di economia previste. Senza tralasciare l'estremo disagio per il personale, con 20 famiglie costrette ad spostamenti di notevole entità”. 

L'Utb umbro, ha spiegato Buconi “oltre alla sede di Assisi, comprende anche il Centro recupero fauna selvatica della Formichella, sul Monte Peglia che è un centro di educazione ambientale e un centro per la detenzione di animali oggetto di particolare protezione, dove attualmente risultano ospitati circa 300 animali sequestrati o confiscati e probabilmente altri sono in arrivo; il museo ornitologico Candeleto a Pietralunga che è meta di migliaia di visitatori, soprattutto scolaresche (nel solo 2013, insieme alla Formichella, 1319 alunni su 3320 visitatori totali), ma che vede anche una discreta presenza di turisti che effettuano il 'turismo naturalistico' utilizzando le foresterie della caserma; il centro didattico e sperimentale di Selva di Meana ad Allerona che si estende su una superficie di 360 ettari tra boschi pascoli e seminativi”.

All'interrogazione del capogruppo dei Socialisti ha risposto la presidente della Regione, Catiuscia Marini, dicendo che la Giunta, raccogliendo le sollecitazioni di Buconi, “sosterrà le motivazioni e le argomentazioni al mantenimento dell'Utb di Assisi”. La presidente Marini, inoltre, ha sottolineato come “in Parlamento giace una proposta, connessa alla modifica del Titolo V della Costituzione, che porta a un superamento del Corpo forestale dello Stato e delle sue funzioni, con il ridisegno all’interno delle altre forze di Polizia, e con le competenze di vigilanza in materia ambientale che verranno assegnate direttamente alle Regioni. Invito, quindi, il Consiglio regionale ad assumere anche un orientamento di merito su questo tema, proprio in considerazione della rilevanza che le funzioni del Corpo forestale dello Stato esercitano in un territorio particolare come l’Umbria sulla tutela dei nostri boschi e foreste, ma anche della fauna selvatica; sulla prevenzione in materia di dissesto idrogeologico; sulla gestione dell’antincendio, fondamentale, in cui fa da supporto anche ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile regionale. La riforma del Titolo V non può non tenere conto di una specificità di funzione e di competenze professionali che il Corpo forestale dello Stato esercita sul territorio”. 
Nella replica Buconi ha ringraziato la presidente Marini per l’impegno preso, e raccolto “l’invito al Consiglio di occuparsi anche della permanenza del Corpo forestale dello Stato”

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