TERNI - Alla Provincia di Terni tolgono soldi  per i servizi ai cittadini ma trovano invece ingenti risorse non solo per gli elevati stipendi dei dirigenti ma addirittura per prorogare da giugno a dicembre l’incarico di Capo Gabinetto. La proroga di 6 mesi costerà ai cittadini circa €. 55.000 euro a cui si aggiungono  le spese per la proroga per lo stesso periodo di n.2 Dirigenti a tempo determinato con un costo di  70.000 euro circa e quella di un’ alta professionalità per €. 20.000 circa. Complessivamente 145.000 euro per 6 mesi di soldi dei cittadini spesi, a nostro avviso, molto male.

Quello di Capo Gabinetto è un incarico che se fino ad ora è apparso di scarsa utilità, ora sembra addirittura un’odiosa provocazione in considerazione del declassamento per opera della Legge del ruolo del Presidente della Provincia a cui rimane solo  gestire l’ordinaria amministrazione. Non si capisce quale ruolo possa svolgere allora un Capo Gabinetto a Palazzo Bazzani se non gestire solo i due autisti di rappresentanza della Provincia (ma a cosa servono poi due autisti?) che non disponendo più della BMW (polemica all’epoca sostenuta solo dalla UIL) utilizzano ormai mezzi che vengono sottratti ai servizi.

Così  mentre la Provincia lamenta l’indisponibilità di fondi e quindi una contrazione di attività non si capisce perché debba ricorrere ad incaricare del ruolo dirigenziale due funzionari che dirigenti non sono quando i relativi servizi possono essere ripartiti tra i restanti “veri” dirigenti in servizio senza particolari ripercussioni.

La UIL da anni, inoltre, continuare a contestare in generale l’erogazione  ai dirigenti dell’Ente di uno stipendio il cui  costo annuo raggiunge anche i 115.000 euro, assolutamente sproporzionato sia rispetto alla situazione finanziaria ed organizzativa dell’Ente, sia rispetto al salario medio dei dirigenti degli Enti locali dell’Umbria che rispetto hai rilevanti sacrifici economici richiesti al restante personale della Provincia. Soprattutto inaccettabile a fronte dell’indigenza di tante famiglie ternane.

Così il Presidente Polli, in linea con il suo compagno di partito PD Matteo Renzi, mantiene spese evitabili e di poca utilità preferendo invece intervenire pesantemente tagliando sui servizi ai cittadini e sui lavoratori a cui da anni viene negato persino il rinnovo del contratto di lavoro. Alla Provincia di Terni in particolare prima l’Amministrazione Cavicchioli e poi quella Polli hanno, anche grazie al costante appiattimento di alcuni sindacati, provocato un trattamento dei dipendenti sicuramente penalizzante rispetto a quello dei colleghi degli altri enti del territorio.

Di recente un ulteriore penalizzazione della funzionalità dei servizi è stata provocata dal mancato rinnovo dall’ 1.4.2014 delle posizioni organizzative, con modalità del tutto contrastanti con la normativa contrattuale tanto da indurre la UIL a verificare la concreta possibilità di intraprendere conseguenti azioni giudiziarie.

La UIL è orgogliosa di poter rivendicare assoluta lealtà  verso i lavoratori della Provincia non avendo mai avuto in questi anni posizioni di appiattimento o corresponsabilità  verso la fallimentare amministrazione Polli.  Gli atteggiamenti accondiscendenti (sempre rifiutati dalla UIL)  hanno, come da noi previsto, portato ad un ulteriore arretramento dei diritti dei lavoratori e ad un impoverimento delle loro busta paga.

La UILFPL di Terni ritiene che in Italia, coma alla Provincia di Terni, sia invece necessario sostenere un’azione di forte mobilitazione e conflittualità,  per tutelare non solo i lavoratori ma anche la qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese.

UIL FPL Terni

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