Deve essere chiaro a tutti che il futuro produttivo, occupazionale e strategico della nostra regione nonché la sua identità sono indissolubilmente legati al futuro produttivo e occupazionale di un sito, come quello rappresentato dal Polo siderurgico ternano, che non può e non deve assolutamente essere ridimensionato nelle sue capacità produttive e di prospettiva, per la sua strategicità nella produzione di acciai speciali fondamentale per tutto il Paese.

Il futuro dell’AST è una questione di priorità per tutta l’Umbria ed è una questione di carattere nazionale.

Le dimissioni dell’Amministratore delegato Pucci gettano ulteriori ombre sul futuro del sito produttivo ternano.

Nel manifestare la nostra piena solidarietà ai lavoratori in lotta chiediamo una incisiva azione istituzionale che rimetta al centro la funzione del sito ternano e sollecitiamo il Governo a pretendere la conoscenza del pian industriale della Multinazionale.

E’ più che mai necessaria una accelerazione nei tempi rispetto al confronto con la multinazionale tedesca per evitare sorprese che potrebbero indebolire il tessuto industriale ternano e umbro.

Lungo questa strada CGIL, CISL e UIL dell’Umbria insieme alle organizzazioni sindacali confederali e di categoria ternane attiveranno tutte le forme di mobilitazione necessarie ad ottenere risposte positive che garantiscano il futuro e l’integrità del sito.

La vertenza Umbria lanciata da CGIL, CISL e UIL ha nella vertenza Ast la sua priorità fondamentale.

I Segretari Generali di

CGIL – CISL – UIL dell’Umbria

Mario Bravi – Ulderico Sbarra – Claudio Bendini

                                

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