PERUGIA - E' stata restaurata e domenica prossima tornera' dove e' sempre stata, nella "sua" chiesa in Corso Bersaglieri, la statua lignea di Sant'Antonio Abate. L'intervento e' importante perche' secondo Corrado Fratini, esperto di scultura lignea, potrebbe il busto essere datato tra la fine del '300 e i primi del '400, quindi sarebbe da iscrivere tra i piu' antichi esemplari lignei, a Perugia. 

Il restauro e' stato promosso dalla Associazione Ri Vivi Borgo S. Antonio e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nella cui sede oggi e' stato presentato. A realizzarlo Giovanni Manuali con la supervisione della Soprintendenza.

La statua e' alta circa un metro e mezzo e raffigura il santo protettore degli animali in un gesto solenne. Per la tradizione popolare, laica e religiosa, e' un'opera di grande valore simbolico, un concentrato d'arte e di sapienza artigiana.

Domenica sara' ricollocata nella chiesa di S. Antonio Abate con tutti gli onori, al suono delle campane, anch'esse recentemente restaurate, le evoluzioni degli sbandieratori ed un piccolo evento musicale.

Non si e' trattato di una operazione isolata - e' stato detto nel corso della presentazione -, perche' anzi il restauro si inquadra in un piu' generale percorso di recupero e valorizzazione del patrimonio del borgo perugino. A quello della chiesa, anni fa, e' seguito il restauro del maialino di pietra legato al culto del santo, mentre sta per fare risentire la sua voce lo storico organo, unica opera rimasta dell' organaro perugino Angelo Mattioli.

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