Grifo, alla fine sarà rivoluzione
PERUGIA - Sarà rivoluzione in casa Perugia dopo la promozione in cadetteria. Un po’ per scelta tecnica, un po’ per fattori economici e un po’ per fattori esterni, il grifo 2014-2015 sarà molto diverso da quello che ha appena conquistato la vittoria della Lega Pro. Della vecchia guardia sicuri di restare sono Comotto, Nicco, Filipe e Franco mentre anche per Fabio Mazzeo, richiestissimo da Lecce, Benevento ed Entella, il futuro al Curi non è cosa certa. Mentre si aspetta il riscatto di Sini, Jan Koprivec, dopo le voci del possibile arrivo di Provedel, rischia di diventare improvvisamente “secondo” e nicchia sulla sua permanenza. Impervia la strada che porta ai rinnovi dei prestiti di Moscati e Conti, sembra vicinissimo l’addio a Gennaro Scognamiglio per cui l’ingaggio da sobbarcarsi è decisamente fuori portata per le casse perugine. Salutato bomber Eusepi, le ombre sul futuro di Fabinho fanno titubare il DS Goretti che pare preoccupato da una possibile ulteriore squalifica del funambolo brasiliano.
Resterà Sprocati, per il quale è già stato trovato un accordo di massima col Parma mentre Massoni, Carcione e Daffara, tutti e tre sotto contratto per un altro anno, sono in cerca di sistemazione altrove. Per ora il centrocampo biancorosso conta solo su Filipe e Nicco e il direttore sportivo del grifo è in cerca di elementi validi per garantire al Perugia una cadetteria da protagonista. A Pian di Massiano circolano molti nomi, e prima del raduno di luglio sicuramente qualcuno approderà alla corte di Andrea Camplone, anche se per i “big” bisognerà aspettare quantomeno un’altra mesata.
Va ricordato inoltre come le rose delle squadre cadette potranno essere composte da 18 elementi over 21, 2 giocatori “bandiera” e un numero illimitato di under 21. Le società di B dovranno poi vedersela con un tetto individuale dei salari di 150 mila euro lordi per la quota fissa e altri 150 mila per la quota variabile. Cifre che riguarderanno solo i nuovi contratti e che permetteranno alle squadre di serie B di risparmiare circa il 25% delle loro spese, visto che attualmente almeno un quarto dei contratti in essere superano il salary cap, che sarà adottato dal prossimo campionato. Le società che non rispetteranno la nuova regola votata all'unanimità dall'Assemblea di B, subiranno una decurtazione delle risorse derivanti dalla mutualità, in misura equivalente rispetto allo sforamento.
Federico Ricci

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