PERUGIA - Un ultimo sforzo, quello decisivo e poi sarà serie B. Due risultati su tre a disposizione in un Curi che si presenterà gremito e la voglia di festeggiare quella cadetteria che manca ormai da 9 anni. La sensazione è che a differenza della scorsa stagione, quando il grifo arrivò cotto agli spareggi promozione contro il Pisa, quest’anno la banda Camplone sia concentrata, determinata e consapevole delle grandi cose che sta facendo fino ad ora. Ma si sa che nella vita anche se l’importante è partecipare, gli almanacchi si ricordano solo dei primi, perciò domenica in casa col Frosinone, davanti ad un pubblico che si preannuncia essere intorno alle 18000/20000 unità, la parola d’obbligo è chiudere i conti, perché una città intera non può più attendere e la voglia di grandi palcoscenici è troppo grande.

Bastavano due pareggi da qui alla fine del torneo, uno è arrivato. Bello ma sofferto, complice anche la grande grinta messa in mostra dalla Salernitana che di perdere sul suo campo proprio non ci pensava. Grande Mazzeo, giunto al 13esimo sigillo, grazie a Marco Moscati che da veterano del grifo, nonostante la giovane età, si è preso la briga di calciare alla perfezione il rigore del 2-2. Gli infortuni di Mazzeo e Sini, i problemini fisici di Koprivec, la verve di Mendicino e la voglia matta di far gol di Ginestra, ex col dente avvelenato, non hanno fermato i biancorossi che ieri più che mai hanno dato la sensazione di avere la mentalità giusta per arrivare al traguardo.
Intanto il Frosinone come da pronostico si sbarazza de L’Aquila, anche se dalla squadra di mister Pagliari sicuramente ci si poteva aspettare qualcosina di più. Cade e saluta la B diretta il Lecce, fermato 1-0 a Pisa, campo amaro per i colori giallorossi. 
Di poca importanza, se non per consolidare piazzamenti playoff le altre gare della giornata, con il Benevento e il Catanzaro che fanno il loro dovere, pur soffrendo, contro Viareggio e Paganese. Derby toscano al Prato che vince 3-1 a Grosseto, contro una squadra nervosa e allo sbando per aver perso malamente il treno delle prime nove. Colpo d’orgoglio del baby Gubbio che batte 1-0 l’Ascoli al Barbetti e con una prova scialba, ma d’orgoglio, ritrova i tre punti che mancavano da qualche settimana.
 

Federico Ricci da sportperugia.it

Condividi