Santopadre apre a Macalli e Ghirelli
PERUGIA - Prima di Pasqua il Santopadre che non ti aspetti. Il Presidente verace, capace di essere fin troppo schietto anche nei momenti in cui è consigliabile una maggiore diplomazia, si è trasformato in un dirigente dal linguaggio spiccatamente politico e lungimirante. In occasione della conferenza stampa, organizzata per fare gli auguri a tutto l'ambiente biancorosso e per ringraziare gli sponsor più importanti (Piccini, Farchioni, e ItalProget), Santopadre ha fatto un primo bilancio della stagione, partendo da considerazioni generali e piuttosto inusuali. "Bisogna riconoscere che è stato un campionato avvincente e che lo sarà fino alla fine.
Il calcio di terza serie aveva bisogno di una riforma e la Lega, a dispetto delle critiche iniziali, ha dimostrato di avere ragione. Macalli e Ghirelli si sono presi una bella responsabilità, ma hanno vinto loro. Per questo motivo, spero che il 4 maggio verranno al Curi a godersi lo spettacolo finale. Li invito ufficialmente e spero che per quel giorno non avranno degli impegni di lavoro". Un'apertura che a Firenze sarà sicuramente apprezzata e che potrebbe "scongelare" dei rapporti che ad inizio stagione, soprattutto con Ghirelli, si erano fatti molto tesi. Nell'attesa di accogliere i vertici della Lega Pro, Santopadre guarda già alla ripresa del campionato e alla partita di Salerno. "E' la nostra prima finale e non possiamo permetterci di sbagliarla. Arrivati a questo punto non conterà più la tattica, ma a far la differenza saranno il cuore e la determinazione. Personalmente sono molto concentrato e cerco di non trasferire nervosismi alla squadra.
L'esperienza dello scorso anno mi è servita. Adesso serve solo mantenere un profilo basso e concentrarsi sull'obiettivo: perché è davvero vicino". Il Presidente ne approfitta per parlare del futuro: "Rimarrò a Perugia finché non arriverà qualcuno in grado di portare questa squadra in Champions e soprattutto finché la gente continuerà a farmi sentire uno di loro" e sui tifosi: "Quando passo sotto la curva saltello e qualche volta mi sento ridicolo. E' un modo spontaneo per dire che sono con loro e che vivo le stesse emozioni. Attraversare il campo nelle ultime partite in casa è stato qualcosa di indimenticabile". Chiusura dedicata al Frosinone. "Ci sono state delle polemiche, ma ormai sono alle spalle. I campionati non si vincono con la lingua, ma sul campo"




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