Rifiuti/ La Ricimobile va incontro al cittadino per una raccolta di qualità
PANICALE - è stato presentato oggi a Panicale, presso la Sala Consiliare del Municipio, il progetto europeo Life Emares che vedrà coinvolto Panicale come comune pilota. Sono intervenuti Luciana Bianco sindaco di Panicale, il presidente di TSA Carlo Tamburi e il prof. Francesco De Maria, del Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi di Perugia in qualità di coordinatore del progetto.
Il sindaco Luciana Bianco ha sottolineato la grande importanza del tema. «La raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti dovrebbe diventare patrimonio culturale di ogni cittadino moderno. Se abbiamo a cuore l'ambiente e il futuro dei nostri figli, appare irrimandabile questo impegno: dobbiamo essere sempre più consumatori coscienti e consapevoli, per evitare che i nostri cattivi comportamenti si ripercuotano nei delicati equilibri dell'ecosistema. La raccolta differenziata di qualità inizia a casa di ognuno di noi, con attenzione e con azioni semplici da compiere ogni giorno. Il comune di Panicale ha portato avanti un lavoro di sensibilizzazione con le scuole di ogni ordine e grado, per "costruire" da subito una coscienza ambientale».
«Panicale è il comune pilota nel Trasimeno - ha detto il prof. Francesco De Maria - un territorio che è già a buon punto ma che può migliorare. L'Unione Europea ci dice che bisogna riciclare e recuperare le materie prime: si passa dal concetto di "raccolta differenziata" a quello di "raccolta di materie prime". L'Umbria è avanti su carta e vetro con una filiera di recupero interna molto efficiente ed economicamente redditizia per l'economia regionale. Dobbiamo migliorare sugli altri flussi di rifiuti, i cosiddetti "flussi strategici" di qualità. Questi flussi da problema ambientale possono diventare risorsa economica. Serve ordine nella gestione dei rifiuti, per ridurre l'entropia, con azioni di raccolta evoluta e di maggiore qualità, utilizzando le tecniche di tracciabilità dei materiali, per distinguere i comportamenti virtuosi da quelli meno virtuosi, con politiche di incentivazione e di correzione delle azioni di ogni cittadino. Con la tracciabilità si aumenta il livello di responsabilità del singolo, con un atteggiamento più partecipativo». è stata presentata la Ricimobile, un piccolo autocarro che, oltre ad essere una "Ricicleria mobile" per la raccolta di alcuni rifiuti di uso domestico, funge anche da punto d'informazione sui servizi svolti da TSA e serve in sostanza ad aiutare ed agevolare il cittadino nel corretto smaltimento di alcune tipologie di rifiuto. La Ricimobile si troverà a Panicale e Tavernelle da aprile, nei giorni stabiliti, presso i mercati e i centri commerciali.
«Nella Ricimobile si potranno conferire alcuni dei rifiuti "strategici" - ha spiegato il prof. De Maria - come i piccoli elettrodomestici (RAEE). Radio, televisori, phon, ferri da stiro, frullatori, cellulari, smartphone, tablet, tastiere, computer portatili contengono al loro interno metalli preziosi e terre rare che sono sempre più difficili da reperire e se dispersi sono molto dannosi. Poi le pile che contengono metalli pesanti (come mercurio e cadmio) e quindi sono tra i rifiuti più velenosi per l'ambiente inquinando fortemente il terreno e le falde acquifere. Infine olio alimentare usato che gettato nel wc, nel lavandino o nei tombini, inquina il suolo, le falde, il mare, i laghi e i fiumi, creando una pellicola sottilissima ed impermeabile che danneggia ogni forma di vita: riciclandolo diventa una risorsa come combustibile o per produrre oli lubrificanti. La Ricimobile va incontro al cittadino per aumentare la massa critica di prodotti raccolti e creare un vero mercato di recupero delle materie prime, strappandolo all'illegalità e spesso alla criminalità organizzata».
Il presidente di TSA Carlo Tamburi ha concluso l'incontro sottolineando il grande lavoro d'informazione svolto dall'azienda «unito però ad un atteggiamento fermo e deciso - ha detto - che per esempio il comune di Panicale ha adottato, anche sanzionando, se necessario gli inadempienti e premiando ed incentivando i comportamenti più virtuosi».
Progetto Life Emares
La TSA (Trasimeno Servizi Ambientali s.p.a.) è partner del progetto Life Emares, ovvero “Enhanced material recovery and environmental sustainability for small scale waste management systems” (recupero di materiale avanzato e sostenibilità ambientale per i sistemi di gestione dei rifiuti su scala ridotta) che ha come capofila il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Perugia e con il finanziamento della UE.
Il progetto Life Emares si propone di implementare pratiche innovative nella gestione e nel trattamento dei rifiuti. L’area dove verranno effettuate le azioni dimostrative è quella dell’Ambito Territoriale Integrato n. 2 della Regione Umbria (Comuni di Perugia e dell’area del Lago Trasimeno), ovvero un’area caratterizzata da una elevata qualità dell’ambiente. Si tratta, quindi, di un tema di "governance ambientale" di enorme rilevanza, per il quale Emares ha raccolto un prestigioso partenariato: Il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, la Regione Umbria, il Comune di Magione e le società di gestione dei rifiuti GESENU e TSA. Tutti i partner sono da sempre impegnati, nell’ambito delle rispettive competenze, a perseguire una politica di sostenibilità ambientale che negli anni ha portato alla realizzazione di diversi impianti per il trattamento dei rifiuti caratterizzati anche da un elevato livello di innovazione. Tra le altre priorità del progetto, oltre a quelle della divulgazione tecnica e scientifica, ci sarà anche un coinvolgimento attivo della cittadinanza interessata dalle azioni dimostrative. Partendo da questi presupposti, l’obiettivo perseguito da Life Emares è dimostrare la possibilità di incrementare il riciclaggio ed il recupero di materia e di energia dai rifiuti, contestualmente alla massima protezione dell’ambiente, apportando ulteriori spunti di innovazione al sistema attuale. Tali spunti riguarderanno le diverse fasi della gestione quali: la raccolta, il trattamento e lo smaltimento. Grazie alla collaborazione di tutti i partner, con il progetto Life Emares si potrà ulteriormente implementare il modello di gestione dei rifiuti dell’Umbria rendendolo un esempio virtuoso anche per altre realtà caratterizzate da problematiche simili.

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