Oggi a Villa Umbra si è svolto il convegno organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, in collaborazione con il Gestore Servizi Energetici (GSE), per approfondire gli strumenti e gli obiettivi offerti dalle energie rinnovabili. "Negli ultimi anni il tema dell'efficienza energetica è diventato centrale, non solo nella strategia europea ma anche a livello locale per poter affermare una crescita sostenibile del territorio". Così l'Amministratore Unico Alberto Naticchioni, in apertura dei lavori ha voluto sottolineare l'importanza strategica del Convegno. Oltre alla ricerca nel settore energetico e scientifico, prosegue Naticchioni, è necessaria una sinergia tra le Istituzioni politiche, il mondo universitario e quello industriale. L'Amministratore Naticchioni ha inoltre espresso sincera gratitudine al dott. Pasquali per la significativa opportunità che ci ha offerto attraverso gli esperti messi a disposizione per il seminario

“Il GSE contribuisce all’attuazione integrata in Italia del Pacchetto Clima-Energia – ha dichiarato Luca Benedetti, responsabile Unità Studi e monitora le interazioni tra le sue diverse componenti regolatorie, europee e nazionali. Inoltre il GSE supporta il Ministero dello Sviluppo Economico nell’attuazione nazionale della Direttiva Fonti Rinnovabili, non solo attraverso l’erogazione degli incentivi, ma anche con attività di supporto alle istituzioni legate alla strategia nazionale per le rinnovabili e l’efficienza energetica, incluse attività per lo sviluppo di una filiera industriale nazionale nel settore e la valorizzazione della filiera italiana in tema di rinnovabili ed efficienza energetica.

Nel marzo 2007 il Consiglio europeo ha lanciato una strategia comune europea su rinnovabili, efficienza energetica ed emissioni di gas serra, cancellando i confini tra le politiche per la lotta ai cambiamenti climatici e le politiche energetiche. La strategia “20-20-20” ha stabilito per l’Unione Europea tre ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2020: ridurre i gas ad effetto serra del 20% (o del 30% in caso di accordo internazionale); ridurre i consumi energetici del 20% aumentando l'efficienza energetica; soddisfare il 20% del fabbisogno energetico europeo con le energie rinnovabili. Dopo questa dichiarazione di intenti, nel dicembre del 2008 è stato approvato il Pacchetto Clima ed Energia, che istituisce sei nuovi strumenti legislativi europei volti a tradurre in pratica gli obiettivi al 2020.

Con la pubblicazione del Libro Verde "Un quadro per le politiche dell'Energia e del Clima all'orizzonte del 2030" il 27 marzo 2013, la Commissione ha avviato il dibattito per la sua revisione e per rimodularne la portata al 2030. Dal 28 marzo al 2 luglio 2013 tutti i cittadini europei, gli stakeholder, le Autorità hanno avuto la possibilità di partecipare alla Consultazione pubblica. La revisione del Pacchetto Clima-Energia ha come obiettivo la riformulazione del quadro regolatorio a partire dalle lezioni apprese dal passato, e mira a fornire un quadro di sufficiente certezza per gli investitori con un orizzonte temporale al 2030. Ciò anche per stimolare innovazione e domanda in tecnologie a basso contenuto di carbonio ma anche per permettere all’Unione europea di intraprendere con fermezza le negoziazioni in vista dell’accordo globale per il Clima per il post-2020. Il nuovo Pacchetto Clima-Energia dovrebbe inoltre tener conto della Roadmap per una low carbon economy al 2050, l’Energy Roadmap 2050 ed il Libro bianco sui trasporti.

Tra le diverse questioni sollevate, l’esigenza di valutare l’interazione tra gli strumenti regolatori per il raggiungimento dei tre obiettivi del Pacchetto Clima-Energia al fine di evitare distorsioni, sovrapposizioni e dunque aumentarne l’efficacia a parità di costo. 

 

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