Trasimeno/ Nessuna deroga al Piano stralcio sul rilascio idrico
PERUGIA - Al fine di tutelare il livello dell'acqua del Trasimeno, "nessuna deroga" al Ps2 (il Piano stralcio del lago Trasimeno) che fissa a quota 257,60 centimetri s.l.m. la soglia oltre la quale attivare le prime operazioni di rilascio idrico: un traguardo distante appena sei centimetri dalla situazione attuale, in cui si registrano +21 centimetri sullo zero idrometrico (posto a 257,33 s.l.m.).
La decisione e' stata assunta questa mattina, nel corso di una riunione convocata dall'assessorato all'ambiente della Provincia di Perugia - riferisce una nota dell'ente - cui hanno preso parte rappresentanti di Regione Umbria, Prefettura, Autorita' di Bacino del fiume Tevere, Comuni del territorio del Trasimeno e Umbra Acque. L'incontro, voluto come spiegato in apertura dei lavori, dall'assessore provinciale Domenico Caprini, al fine di concordare le azioni necessarie da intraprendere in questa fase di avvicinamento ai livelli massimi consentiti dalla normativa, si e' concluso con la decisione di "rispettare in pieno quanto previsto dal Ps2", quale prescrizione atta a garantire un equilibrio generale dell'area interessata.
Pertanto, al raggiungimento della quota indicata (257,60 s.l.m.), come illustrato dai dirigenti provinciali presenti all'incontro, si iniziera' ad agire su due fronti: apertura dell'emissario di San Savino e limitazione degli afflussi dai torrenti, specie Moiano e Maranzano le cui acque saranno convogliate verso Chiusi.
"Nel frattempo - ha spiegato Caprini - sara' necessario creare una 'task force' composta da Provincia, Regione, Comuni e Prefettura che definisca un piano di gestione e di intervento da far scattare in caso di emergenza, cosi' da saper affrontare ogni possibile scenario".
Nel corso dell'incontro - prosegue la nota - e' inoltre emersa la necessita' di lavorare sul lungo periodo, elaborando con il supporto tecnico del Centro funzionale regionale della Protezione civile (oggi presente all'incontro) delle proiezioni sulle possibili evoluzioni dei livelli idrici, al fine di migliorare l'approccio gestionale alle problematiche del Trasimeno. Problematiche che, a detta degli amministratori locali presenti, non si esauriscono con l'innalzamento di livello del lago. Allacciamento alla diga di Montedoglio, progetto Chiascio, lotta alle specie nocive, manutenzione spondale: sono tutte questioni a loro avviso sul tappeto che attendono risposte. Da qui la proposta di Caprini di farsi promotore di un incontro insieme alla Regione Umbria finalizzato ad affrontare quanto ancora rimane irrisolto relativamente al Trasimeno e individuare una nuova programmazione di concerto con
le amministrazioni locali.

Recent comments
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago
12 years 13 weeks ago