1000 bambini saranno monitorati per verificare l’effetto dello smog sulla salute
TORINO - Mille bambini, tra i 6 e gli 8 anni, di cinque citta' italiane (Torino, Brescia, Pisa, Perugia e Lecce) saranno monitorati per verificare le conseguenze dell'inquinamento atmosferico sulla loro salute. Il progetto fa parte di una ricerca europea MAPEC-LIFE (Monitoring Air Pollution Effects on Children for supporting public health policy) presentata oggi da Gianmaria Ajani, rettore dell'Universita' di Torino, che partecipera' alla ricerca assieme all'ateneo di Brescia (coordinatore), Comune e Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico di Brescia, Universita' di Perugia, di Pisa e del Salento.
Il progetto MAPEC-LIFE e' stato approvato dalla Commissione Europea e finanziato al 50% con 1.112.189 euro. Lo studio ha l'obiettivo principale di analizzare l'associazione tra la concentrazione di alcuni inquinanti atmosferici quali particolato fine (PM10 e PM 0.5), ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), nitroIPA e altri, ed alcuni marcatori di effetto biologico precoce, attraverso test specifici di laboratorio che rilevano la presenza di eventuali danni al DNA nelle cellule della mucosa della bocca di bambini di 6-8 anni di eta'.
Nello studio si terra' conto anche di altri fattori che possono aumentare o diminuire l'effetto biologico dell'inquinamento atmosferico, cioe' l'inquinamento indoor, in particolare nelle abitazioni, compresa l'esposizione al fumo di sigaretta, alcuni aspetti degli stili di vita, come le abitudini alimentari.
Duecento bambini per ogni citta', ciascuna caratterizzate da diversi livelli di inquinamento dell'aria, saranno tenuti sotto osservazione sia in inverno che in estate.

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