Più che un vero ritiro punitivo, un modo per stare vicini ai giocatori e per curarli dal punto di vista psicologico. E’ questo quanto emerso dalla conferenza straordinaria convocata dalla massima carica del grifo. “Io ci sono, e non abbandono nessuno, sono sempre vicino a tutti, giocatori e tifosi”, afferma il patron Santopadre, che appare però rassegnato a salutare definitivamente il primo posto, ammonendo tutti a pensare agli eventuali playoff da disputare. “Prepariamoci ai playoff, perché a 5 punti dal Frosinone non possiamo pensare che a quello”, avverte il numero uno biancorosso, “ dopo Prato è subentrata una paura inconscia, un vero e proprio attacco di panico”. Un ritiro terapeutico per superare questa crisi, predisponendo un allenamento più leggero e anche riunioni specifiche con psicologi per ogni componente della rosa, perché come ammette Santopadre, “i giocatori sono uomini, e possono subentrare paure e pressioni anche esterne al calcio”.

“Ci siamo incartati da soli”, continua il presidente, “ma nessuna punizione”. “Però non è un ritiro sfarzoso, sia chiaro, è solo un hotel con delle strutture adeguate per evitare infortuni e conseguenze pericolose”.
Santopadre che vuole cancellare tutto, resettare quanto fatto finora, in negativo e in positivo: “ Inutile ricordare quanto fatto finora, perché sta diventando deleterio”.
Niente mea culpa sul mercato di gennaio perché secondo la massima carica perugina i giocatori andranno valutati alla fine, mentre una piccola frecciatina a Camplone: “ Resta con noi fino a fine anno, ma qualche volta dico anche a lui, datte na svejata…..”
Una cosa è certa: “ Non mi interessa cosa pensa lo staff del ritiro, non accetto certi atteggiamenti in campo, è qui che sono arrabbiato. Vediamo come va con il Barletta, ma non è detta che finisca domenica il ritiro, io voglio andare in serie B e se qualcuno non mi soddisfa lo mando a casa”.
 

Federico Ricci 
 

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