PERUGIA - “Uno su mille ce la fa, ma quant’è dura la salita”, cantava Gianni Morandi nella sua celebre canzone. Le salite della Lega Pro di per se sono impervie e ogni gara è un campionato a parte. Si può vincere e convincere a Lecce per prendere le lodi di una piazza intera, e si può perdere malamente a Pisa ricevendo critiche su critiche. A volte non tenere, a volte ingiustificate, e il più delle volte disfattiste e poco costruttive.

Pensare di vincere tutte le gare da qui alla fine era pura utopia e perciò dopo 15 risultati utili consecutivi, i più dei quali ottenuti con il bel gioco, una sconfitta era più che preventivabile. Sarà stata anche una gara giocata male e senza mordente, ma è inevitabile che si perda quando le cose girino male perché in caso contrario si sa, “la fortuna aiuta gli audaci”.
Tre punti dal Frosinone con una gara in meno rispetto ai ciociari e l’eventualità di giocarsi il tutto per tutto in casa all’ultima giornata, sono fattori da non sottovalutare e piuttosto che smontare un ambiente intero è più produttivo incitarlo e spronarlo già dalla prossima difficilissima partita col Benevento.
Non va dimenticato che questa squadra ha numeri pazzeschi e una media punti importante, e ha ottenuto, tra l'altro, più punti del girone di andata (ben 13 contro 8).

Non si può gettare fango su tutto e tutti solo perché gli spettri di Pisa continuano a tormentare un ambiente intero. Koprivec fin qui si è rivelato portiere sopra la media per la categoria e una giornata storta può capitare anche a Buffon; Scognamiglio e Massoni sono la coppia di centrali più forti della categoria e quest’anno hanno trovato spesso e volentieri anche la via del gol; Filipe, che si voglia o no, ha giocato su livelli superiori del suo predecessore Esposito e nella gara di Lecce ha sfoggiato una gara maiuscola; Fabinho ed Eusepi poi, con le loro giocate e i loro gol hanno dimostrato di essere il valore aggiunto di questo grifo, e se per un paio di gare non fanno i “fenomeni” non è poi la fine del mondo.
È un momento difficile, da superare uniti, giocatori, staff e tifosi, quelli veri, quelli che prendono la sciarpa e incitano, quelli che capiscono quando le cose non vanno e urlano più forte di prima, perché il disfattismo in questa parte di campionato non serve a nulla.
 

SANTOPADRE E IL CARATTERE DI COMOTTO
Il presidente Massimiliano Santopadre fa scudo alla sua squadra senza togliere qualche frecciatina ai suoi giocatori. “Giù le bocche dal Perugia”, afferma il numero uno biancorosso, anche se per lui, il grifo di Pisa è quello supponente di inizio stagione e serve invertire la tendenza. Gli elogi invece vanno a quel “ragazzino” di 36 anni che giornata dopo giornata si è meritato la fascia di capitano, per quello spirito combattivo e quella prestanza atletica che lo rendono ancora uno dei migliori in campo.
Il patron biancorosso ci crede al 100% e chiede ai propri ragazzi quella compattezza di intenti che serve per raggiungere i grandi obiettivi.
 

IL FROSINONE E LE AMMISSIONI DI CIOFANI
Intanto da Frosinone gli umori per questo primato solitario non sono raggianti come ci si poteva aspettare. L’ex del grifo, Daniel Ciofani, ammette che i ciociari avrebbero meritato 1 punto nelle ultime due gare, ottenendone invece 6 (più 3 a tavolino, ndr). Forse le dichiarazioni dell’ariete abruzzese servono da monito per una squadra che nonostante il primato non appare brillantissima e che ha giocato parecchi dei suoi bonus affrontando squadre di fascia medio – bassa. 

Difficile il calendario del Frosinone che domenica affronterà in trasferta il Pontedera e poi in casa il Grosseto a cui farà seguito la gara di Benevento che in casa non perde un colpo. Ancora in casa contro un Prato in crescita prima della sfida di Gubbio che fin qui ha stoppato quasi tutte le “big”. 

Non va dimenticato che dopo la gara contro la Salernitana e il turno di sosta, i ciociari avranno un trittico da far tremare le gambe, dovendo giocare a Lecce, in casa contro L’Aquila e a Perugia l’ultima di campionato. Bisognerà attendere Aprile per vedere dunque i reali valori di questo torneo.
 

Federico Ricci 

 

 

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