Rosaria Parrilla Perugia – Gli allievi della polisportiva Collepieve di Perugia da giorni sono al centro dell’attenzione mediatica per l’episodio che li ha visti protagonisti domenica. Sono scesi in campo con il volto dipinto di nero, rimanendo immobili per un minuto dopo il fischio d'inizio della loro partita, mentre, gli avversari della Pievese, d’accordo con loro, si passavano la palla per attenderli. Tutto questo per lanciare un forte segnale di protesta contro il razzismo nel mondo del calcio. A spiegare il perché di questa iniziativa è Stefano Violini, presidente e anche allenatore della società, nata nel 1998, con sede a Collestrada e all’attivo circa 130 ragazzi. “Siamo stanchi di sentire cori razzisti quando scendiamo in campo – racconta a Umbrialeft –, solo perché abbiamo ragazzi di qualsiasi colore e provenienza. Questo clima si respira ormai da tempo e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ultimo ennesimo episodio che si è verificato sabato, quando un nostro ragazzo è stato insultato”. Violini non ci sta, anche perché allena 9 squadre diverse, con ragazzi che vanno dai 5 ai 16 anni, con l’intento di educarli alla vita, al rispetto dell’altro e ai valori del calcio. “Fanno calcio gratuitamente – sottolinea –: non pagano le quote associative e ricevono il kit con tutto l’occorrente necessario per allenarsi e giocare. Sono ragazzi che vengono da famiglie meno abbienti e cerchiamo di dare un’alternativa anche attraverso lo sport”. E ricorda fiero di quando l’anno scorso hanno vinto la Coppa disciplina: “è stato premiato nei risultati quello che facciamo”. Per Stefano Violini è arrivato il momento di rispettare il regolamento. “L’arbitro quando assiste a questi episodi di inciviltà deve sospendere la partita e mandare tutti a casa – aggiunge -. Quindi, se continuerà così e non saranno presi dei provvedimenti, abbiamo deciso di fermarci fino al novantesimo minuto, di fare uno ‘sciopero’ in campo, preferiamo perdere la gara piuttosto che continuare a giocare in queste condizioni”. Sciopero da fare nei campionati che contano. “Con i ragazzi del campionato regionale – conclude Violini - abbiamo deciso di giocarci il tutto per tutto: resteremo immobili per tutta la gara, finché non arriverà il fischio finale. Rischiando di essere penalizzati nella classifica”. E a loro fianco si schiera anche il presidente umbro del Coni, Domenico Ignozza, che ha annunciato: “anche io sono pronto a dipingermi il volto di nero”.

Condividi