PERUGIA - Quella dell’arrampicata sportiva è una disciplina che sta prendendo sempre più piede. Soprattutto a Perugia, dove la Tacche & Svasi sta svolgendo un grande lavoro in termini professionali e di capacità attrattiva. La società, presieduta da Carlo Baccarelli, ha saputo investire sulle strutture, con la palestra di Madonna Alta tra le più attrezzate del centro Italia e sull’immagine, rispetto ad una disciplina che è diventata oggetto di interesse anche dei più giovani.

 

La Tacche & Svasi vanta tra i proprio iscritti anche un gruppo di circa trenta bambini, che settimanalmente frequentano la palestra per imparare a scalare e soprattutto a prendersi cura del proprio corpo. “E’ tutto merito dell’Open Day – ci tiene a precisare uno degli istruttori, Piero Romizi – ovvero dello scorso 28 settembre, quando abbiamo deciso di aprire le porte della palestra ai genitori e ai ragazzi. Da lì si è creato un bel movimento, che ci ha permesso di iniziare a lavorare anche con i più piccoli. Li abbiamo divisi in due gruppi, quelli dai 6 ai 12 anni e dai 12 ai 17, ben sapendo che sono diverse le metodologie di allenamento”.

 

“Non gli insegniamo solo a scalare le pareti della palestra – spiega Romizi -, ma cerchiamo di sviluppare il loro fisico attraverso una serie di attività ginniche correlate. E’ chiaro, più si avvicinano all’età dell’adolescenza e più cerchiamo di imparargli le tecniche vere e proprie dell’arrampicata. Così come l’obiettivo è anche quello di trasferirgli il gusto di stare all’aria aperta e di iniziare a pensare di misurarsi, una volta cresciuti abbastanza, anche con la natura”.

 

Aspetti puramente sportivi, che inevitabilmente finiscono per entrare in correlazione con questioni sociali e psicologiche. Niente pericoli, nemmeno per i bambini: solo un modo diverso di fare sport e di farlo in maniera sana

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