Congresso Pd/ La polemica infiamma il web
Rosaria Parrilla
PERUGIA – Il dibattito intorno al congresso regionale del Pd si fa sempre più acceso. Le frecciatine, infatti, arrivano via web, tramite twitter e facebook. Polemiche che arrivano il giorno del convegno “L’Umbria prima di tutto”, organizzato da una parte del partito umbro per lanciare ufficialmente la candidatura a segretario regionale di Giacomo Leonelli e che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala dei Notari di Palazzo dei Priori.
A far scatenare le reazioni un cinguettio del consigliere comunale Nicola Mariuccini, uno mite che di certo non le manda a dire. Lui, insieme ai cuperliani Renato Locchi, Lamberto Bottini, Vincenzo Riommi, Piero Mignini, solo per citare quelli della vecchia guardia, non hanno apprezzato la candidatura del renziano Leonelli, considerata “dell’apparato”. Una figura, quella di Leonelli, benedetta non solo dall’area vicina al segretario nazionale Matteo Renzi, ma anche da una parte abbastanza ampia dei giovani turchi, in primis la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, i senatori Gianluca Rossi e Valeria Cardinali, e il deputato Giampiero Giulietti, proprio quest’ultimo ha organizzato l’incontro di ieri, portando anche il presidente della Regione Lazio, Luca Zingaretti (uno degli esponenti di punta dei giovani turchi).
E così Mariuccini non ha potuto frenare la propria mano sulla tastiera del pc o del cellulare per sottolineare cosa non gli andava a genio: “Umbria prima di tutto: è singolare che a un dibattito politico istituzionale sia invitato un solo candidato alla segreteria regionale del Pd”. Già perché dei tre candidati, Stefano Fancelli di Città di Castello, profilo politico scelto e voluto dai cuperliani insoddisfatti, lo spoletino Juri Cerasini vicino all’area civatiana, e Leonelli, solo quest’ultimo è stato invitato ufficialmente. Il motivo è presto detto: per lanciare la sua corsa a segretario regionale del Pd.
In aiuto a Mariuccini si unisce l’assessore regionale Riommi, uno che non ha peli sulla lingua, che incalza: “se anche questo è il nuovo che avanza… Un ulteriore motivo per riflettere e per cambiare verso sul serio”, post che è piaciuto a Stefania Fiorucci, portavoce delle democratiche di Perugia.
A dire il vero non sono stati molti i commenti, ma pochi per suscitare un botta e risposta tra lo stesso Mariuccini e Francesco Caruso sostenitore del giovane Leonelli. Caruso ha rincarato la dose: “lo abbiamo deciso noi dell’apparato”, il riferimento è alla accuse mosse dai sostenitori di Fancelli, che stanno giocando la loro partita puntando proprio su queste carte: “Leonelli nomina dell’apparato”. Un riferimento rivolto anche a Fancelli, che, l’altro ieri, durante la presentazione ufficiale della sua candidatura, si è rivolto direttamente allo sfidante principale, Leonelli, accusandolo di essere stato scelto dall’apparato con tanto di pacche sulle spalle per una serie di accordi, tra i suoi sostenitori, sulle prossime poltrone da spartire.
E Fancelli per far capire di che pasta è fatto alla conferenza stampa si è presentato da solo senza la claque.
Ma ritornando al web, la risposta di Mariuccini non si è fatta attendere: “sì è non è un bel vedere”, al che Caruso è stato più pungente: “nic, se veramente quelli della tua ‘corrente’ vogliono fare qualcosa di rivoluzionario e ‘cambiare verso sul serio’… provassero a lavorare, che so tutti belli grandi, rischiano di andare in pensione senza aver provato st’esperienza”.
All’incontro alla sala dei Notari, invece, Fancelli si è presentato, e tra il pubblico si è visto anche qualcun altro della sua “corrente”, come Valerio Marinelli, e poi c’erano anche l’ex segretario comunale del Pd, Franco Parlavecchio e quello attuale Francesco Giacopetti che ha sottolineato “sono in veste di segretario”. Ma a sedere sul banco dei relatori, oltre a Zingaretti, Boccali e Marini, c’era lui, Leonelli, già dato per vincente in partenza.
Ma chi è vicino a Fancelli fa sapere: “Giacomo è piuttosto spaventato, non è forte e non ci sa fare. Lui con i numeri ci ha sempre litigato, mentre, Fancelli è uno tonico e ci crede”. E poi c'è anche Leonelli che si sfoga su fb: "Fancelli continua a dire che sono l'uomo dell'apparato, va bene, non polemizzo oltre, a patto che però lui lo dica anche a quelli che si narra come abbiano partorito la propria candidatura Bottini, Locchi, Mignini, Giovannetti, Riommi, ecc., ecc. Così magari dalla momentanea confusione, voteranno x me :-)".
Al di là delle polemiche e dei malumori quello che è certo è che la discussione intorno al congresso regionale vede finalmente delle facce giovani e quasi nuove. Una novità per l’Umbria, dove di solito la “guerra” è tra quelli della vecchia guardia, di coloro che hanno coperto vari ruoli istituzionali e di ogni grado. Un aspetto, quello della giovane età dei tre candidati, evidenziato anche dalla presidente Marininel suo intervento diieri.
E su facebook nel frattempo spunta la pagina “Anche Loenelli vota Stefano Fancelli segretario Pd Umbria”, ricca di vignette, dove i protagonisti sono i due competitors, Leonelli e Fancelli, fino al renziano della prima ora Marco Vincio Guasticchi, passando per i giovani turchi Boccali e Marini.

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