PERUGIA - Sul tavolo della Presidenza Gesenu sembra esserci il “nuovo che avanza”. Infatti chi fin'ora ha gestito la società  conducendola allo sfascio economico ed ad una situazione finanziaria drammatica con investimenti in Italia e all'estero fallimentari utilizzando i soldi degli umbri, ha ancora potere decisionale.

Questo desta  non poche preoccupazioni. Da quanto emerge dalla conferenza stampa dei vertici  Gesenu, la situazione economica si dice in “discreta salute”, con un piano industriale in arrivo e degli investimenti cospicui all'orizzonte.

A dir loro la società quindi “è viva e vitale e non c'è alcun rischio di esuberi”. Se tanto mi da tanto, considerati gli ultimi investimenti del tutto disastrosi e viste anche le recenti vicende giudiziarie avviate dalla Procura di Roma nei confronti del socio di Gesenu, non mi pare affatto che si possa stare sereni.

Anzi, considerando che al comando  ci sono sempre gli stessi personaggi che con i “loro” piani industriali e strategie hanno portato Gesenu sull'orlo del collasso economico,  ora ci si chiede quale cambiamento ci si può aspettare o quale strategia verrà adottata per la “rinascita” di un'azienda partecipata del Comune di Perugia.

Tra le altre cose si parla di un aumento del capitale. Ma la domanda è spontanea: chi tirerà fuori i soldi?

Massimo Monni - Consigliere regionale NCD

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